15 dicembre 2021
La tardiva contestazione dell’illecito da parte del Garante per la privacy può comportare l’estinzione dell'obbligo di pagamento della sanzione?
di Claudia Dierna
Qual è il “dies a quo” del termine di novanta giorni previsto dalla legge affinché il Garante della protezione dei dati personali possa legittimamente contestare la violazione delle norme del Codice Privacy al trasgressore? Una recente sentenza del giudice di legittimità risponde a tale quesito evidenziando l’incertezza di tale termine ritenuto coincidente non con quello in cui viene acquisito il fatto nella sua materialità da parte dell'autorità, bensì con quello in cui l'autorità abbia acquisito e valutato tutti i dati indispensabili ai fini della verifica dell'esistenza della violazione segnalata.
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