A seguito dell'iscrizione a ruolo di un procedimento per regolamento di competenza d’ufficio, la prima sezione civile della Corte di Cassazione ha formulato alcuni chiarimenti in tema di competenza in materia antitrust delle sezioni specializzate per le imprese.

La seguente rassegna propone una selezione di notizie, provvedimenti o altri documenti pubblicati recentemente dalle Data Protection Authorities (DPA) dell'Europa, consentendo di approfondire l'argomento trattato mediante rinvio al testo di riferimento:

Trattamento dei dati personali - Denunciata alla Questura la ricezione di minacce aventi ad oggetto la rivelazione della propria relazione extraconiugale alla consorte - Provvedimento di ammonimento orale ex art. 8 D.L. n. 11/2009 emesso nei confronti della persona autrice delle minacce, coinvolta nella relazione extraconiugale - Ricorso - Rigetto - Correttamente ravvisato nelle condotte poste in essere dalla ricorrente non solo un atteggiamento molesto, di per sé rilevante ai fini dell’integrazione della materialità della fattispecie incriminatrice di cui all’art. 612 bis cod. pen., bensì anche una vera e propria minaccia - Minaccia di rivelare alla moglie della persona offesa la relazione extraconiugale concretizzante la prospettazione di un male ingiusto, in quanto l’oggetto della minaccia attiene ad un aspetto della vita della persona offesa, tutelato dalle norme sulla privacy e che si sarebbe potuto divulgare solo in presenza del consenso di quest’ultima, consenso nella fattispecie mancante.

Il Garante europeo per la protezione dei dati personali (EDPS - European Data Protection Supervisor) ha pubblicato i suoi orientamenti in tema di "Intelligenza Artificiale generativa e protezione dei dati personali", per fornire alle istituzioni, agli organi, agli uffici e alle agenzie dell’UE consigli pratici e istruzioni sul trattamento dei dati personali quando si utilizzano sistemi di AI generativa, al fine di facilitarne la conformità ai requisiti della normativa europea sulla protezione dei dati.

di Marta Miccichè La quinta sezione penale della Corte di Cassazione si è pronunciata in tema di diffamazione a mezzo stampa con riferimento ad una fattispecie di reato in cui l'imputato è l'ex vice-sindaco di un Comune ritenuto responsabile di aver offeso la reputazione del sindaco in carica del medesimo Comune nel corso di un'intervista.

Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette - Operatore di telecomunicazioni ritenuto responsabile di aver introdotto un costo fisso mensile del tutto estraneo al rapporto contrattuale originariamente instaurato, in merito alla variazione delle condizioni giuridiche ed economiche di numerosi piani base di telefonia mobile prepagata a consumo, in difformità da quanto previsto dall’art. 70, commi 1 e 4, del Codice delle comunicazioni elettroniche - Sanzione di AGCOM - Ricorso - Accoglimento - Appello dell’Autorità - Error in iudicando sull’asserito difetto di attribuzione dell’AGCOM - Obblighi di settore da ritenere fuori dalla categoria delle pratiche commerciali scorrette e dell’art. 20 del Codice del consumo - Non avviato un procedimento sanzionatorio dall’AGCM -Rigetto - Fattispecie concreta riconducibile alle pratiche commerciali scorrette di cui all’art. 20 del Codice del consumo, e, in specie, tra quelle aggressive di cui all’art. 24, con conseguente competenza dell’Antitrust e carenza di potere di Agcom.

Per non aver fornito agli utenti, nel processo di registrazione ad Instagram, informazioni chiare sulla raccolta e sull’uso dei propri dati per fini commerciali e per aver sospeso Facebook e Instagram senza comunicazioni utili per eventuali contestazioni, Meta Platforms Ireland Ltd. e la capogruppo Meta Platforms Inc. dovranno pagare, in solido, una sanzione di 3,5 milioni di euro.

Trattamento dei dati personali - Obblighi del titolare, del responsabile e dell'incaricato del trattamento - Domanda di protezione internazionale in Italia presentata da cittadino di un Paese terzo - Decisione di trasferimento dell’interessato in altro Stato membro UE - Impugnazione - Violazione dell’obbligo informativo ex art. 4 del Reg. (UE) n. 604/2013 - Rigetto - Ricorso - Ritenuta sanata la violazione degli obblighi informativi, sebbene il ricorrente non fosse stato sottoposto ad un colloquio personale e non avesse ottenuto l’opuscolo informativo prescritto - Fondatezza - Autorità competenti tenute ad informare il richiedente della facoltà degli Stati membri di scambiarsi dati relativi allo stesso al solo scopo di rispettare i loro obblighi derivanti dal regolamento e del diritto di accesso ai propri dati e del diritto di chiedere che tali dati siano rettificati se inesatti o che siano cancellati se trattati illecitamente, nonché delle procedure da seguire per esercitare tali diritti, e delle autorità nazionali garanti per la protezione dei dati personali che sono responsabili della tutela dei dati personali.

Concorrenza - Regolamento relativo alla certificazione dei prestatori di servizi aeroportuali di assistenza a terra adottato dall’ENAC - Categorie di servizi di assistenza a terra previste nell’allegato “A” del D.Lgs. n. 18/1999, ciascuna delle quali può essere affidata nella sua totalità, purché nel medesimo aeroporto operino almeno due prestatori effettivi - Estensione del riferimento ai “due prestatori effettivi” dagli handler ai subappaltatori, con preclusione a questi ultimi di operare per più di una impresa di handling ogniqualvolta ciò conducesse alla presenza effettiva di un solo operatore di servizi di assistenza a terra all’interno dello scalo aeroportuale - Ricorso - Rigetto - Non applicabile al caso di specie il regime di liberalizzazione dei servizi di handling in ragione del fatto che negli scali portuali interessati sono stati adottati specifici provvedimenti di limitazione - Handler individuati per operare negli aeroporti limitati, vinta la concorrenza per il mercato, ritenuti esposti ad una più attenuata pressione concorrenziale nel mercato, avendo il provvedimento di limitazione conformato la struttura di mercato.

Tutela dei consumatori - Condizioni contrattuali - Ricorso ex art. 702 bis c.p.c. proposto da avvocato per ottenere il compenso spettantegli per l’attività professionale prestata a favore della cliente in una causa giuslavoristica - Dichiarata l’incompetenza territoriale del foro adito in favore di diverso foro ex art. 14, co. 2, D.Lgs. n. 150/2011, per essersi la convenuta rivolta all’avvocato non come persona fisica ma in veste di esercente una professione, dirigente medico, per avere agito come tale davanti al giudice del lavoro - Ricorso per regolamento di competenza - Foro del consumatore - Violazione degli artt. 33, lett. u, 46 e 66 bis del D.Lgs. n. 206/2005 - Accoglimento - Contraente qualificabile come “consumatore” - Patrocinio svoltosi in una causa che riguardava un rapporto di lavoro subordinato, per cui opera il foro del consumatore, non potendosi l'incarico professionale considerare pertinente o funzionale ad un’attività professionale della cliente, del cui svolgimento non vi è prova in atti.

Trattamento dei dati personali - Rapporto di lavoro - Licenziamento disciplinare intimato da società al proprio dipendente, per una serie di mancanze rilevate utilizzando i dati acquisiti per mezzo del sistema informatico in uso allo stesso per l’espletamento della prestazione lavorativa, nonché i riscontri dei pedaggi autostradali forniti dal sistema telepass installato sul mezzo affidatogli - Impugnazione - Rigetto - Appello - Accoglimento - Utilizzabili i dati derivanti dalla geolocalizzazione conseguente all’utilizzo del computer palmare in uso al dipendente, con mansioni di tecnico trasfertista, avendo l’azienda dimostrato, attraverso la produzione documentale, il rispetto dell’art. 4, co. 3, L. n. 300/1970, come modificato dall’art. 23 d.lgs. n. 151/2015, ma non i dati acquisiti per mezzo del telepass - Ricorso - Rigetto - Irrilevante la consapevolezza del dipendente sulla presenza dell’apparato Telepass sull’autovettura e sulle corrette modalità di uso dello stesso, essendo necessaria invece tale precipua informativa al lavoratore, di cui i giudici d’appello hanno constatato l’assenza nella fattispecie.