Angolo del Professionista

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  • Privacy - Dati giudiziari

Provvedimenti giurisdizionali, privacy e oscuramento dei dati

18 dicembre 2024

di Ginevra Proia Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con sentenza n. 36764/2024, depositata il 3 ottobre 2024, hanno ritenuto generica ed infondata la richiesta di oscuramento dei dati presentata dagli imputati nei confronti dei quali era stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari e la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione forense per la durata di un anno per essere stati ritenuti gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la fede pubblica e di più reati - nella forma tentata o consumata - di falso ideologico in atto pubblico.
  • Privacy - Sicurezza dei dati

Il Regolamento di esecuzione della NIS 2: regole d’uso. Verso un ambiente europeo digitale più sicuro e resiliente

26 novembre 2024

di Simona Lanna e Silvia Mazzarella Lo scorso 18 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il Regolamento di esecuzione (2024/2690) della Direttiva NIS 2 - approvato dalla Commissione europea il 17 ottobre – riguardante i requisiti tecnici e metodologici per la corretta gestione dei rischi di cibersicurezza.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

La Corte di Giustizia si pronuncia sull’adeguamento degli impegni individuali offerti da un’impresa alla luce delle preoccupazioni in materia di concorrenza individuate dalla Commissione nella comunicazione degli addebiti

11 novembre 2024

di Marco Stillo In data 26 settembre 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata nella causa C-255/22 P, Orlen contro Commissione europea, sul ricorso con cui la Orlen S.A. (“Orlen”) chiedeva l’annullamento della sentenza del Tribunale dell’Unione Europea del 2 febbraio 2022[1] che aveva respinto il suo ricorso diretto all’annullamento della Decisione C(2018) 3106 final della Commissione[2], che aveva reso vincolanti gli impegni presentati dalla Gazprom PJSC e dalla Gazprom export LLC (congiuntamente “Gazprom”) chiudendo il procedimento amministrativo volto ad esaminare la conformità di pratiche riguardanti il settore del gas in alcuni Stati dell’Europa centrale e orientale (c.d. “PECO”)[3].
  • Privacy - Social network

L’analisi comportamentale e il target advertising violano il GDPR e costano caro a LinkedIn

4 novembre 2024

di Lorenzo Baudino Bessone La Data Protection Commision (in seguito“DPC”), l’autorità garante irlandese per la protezione dei dati personali, ha comunicato, in data 24 ottobre 2024, di aver concluso l’indagine condotta sul Social Network di proprietà di Microsoft dopo aver riscontrato numerose violazioni del Regolamento (UE) 2016/679 (in seguito, “GDPR”), che hanno condotto ad una triplice sanzione per un valore totale di 310 milioni di euro. Il DPC ha annunciato che il provvedimento integrale verrà pubblicato nei giorni a venire sul sito internet dell’autorità.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

USA vs Google: la causa antitrust sulla pubblicità online

15 ottobre 2024

di Stefano Leanza Il 9 settembre ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo del tormentato rapporto tra Google e l’antitrust statunitense. In tale data ha infatti avuto inizio una nuova causa che contrappone il colosso tech e il Department of Justice degli USA, che accusa Google di monopolizzare illecitamente il mercato della pubblicità online, in violazione dello Sherman Act.
  • Concorrenza - Aiuti di Stato

Illumina/GRAIL: the ECJ set aside the Commission’s policy to tackle below-threshold transactions under Article 22 of the EUMR

25 settembre 2024

di Luigi Calini e Luca Ventura Abstract - In data 3 settembre 2024 la Corte di Giustizia ha annullato la più alta sanzione mai applicata per gun jumping irrogata dalla Commissione a Illumina per aver concluso l’acquisizione di GRAIL in violazione dell’obbligo di standstill previsto dal Regolamento (UE) n. 139/2004 sulle concentrazioni. Con tale pronuncia la Corte ha stabilito il principio secondo cui la Commissione non ha il potere di esaminare concentrazioni prive di una dimensione europea e al di sotto delle soglie di notifica previste a livello nazionale sulla base del rinvio/referral da parte delle autorità nazionali della concorrenza di cui all’art. 22 del Regolamento citato.
  • Privacy - Minori

"Chat Control": per combattere la pedopornografia, l’UE potrebbe introdurre un sistema di sorveglianza di massa online?

24 settembre 2024

di Rossella Bucca e Lorenzo Maione L’11 maggio 2022, la Commissione europea ha proposto il Regolamento che stabilisce norme per la prevenzione e la lotta contro l’abuso sessuale su minori, perpetrato sia online che offline, con lo scopo di creare un solido quadro giuridico di protezione dei minori ed agevolare un approccio coordinato tra i numerosi attori coinvolti nella protezione dei minori stessi e nel loro sostegno. La proposta – tutt’ora in fase di discussione in seno al Consiglio – prevede l’adozione di rigide misure di accertamento e segnalazione di materiale pedopornografico, da parte delle piattaforme online operanti all’interno dell’UE. Nonostante gli obiettivi declinati dalla Commissione, il testo è stato oggetto di numerose critiche da parte di coloro che ritengono che le regole proposte e le misure coercitive comprometterebbero il diritto fondamentale alla riservatezza, tanto da aver ribattezzato la proposta “Chat Control”.
  • Concorrenza - Intese

La Corte di Giustizia si pronuncia sulla sentenza che annulla parzialmente la decisione della Commissione e fissa un’ammenda di importo identico a quello dell’ammenda inflitta inizialmente

9 settembre 2024

di Marco Stillo In data 4 luglio 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata nella causa C-70/23 P, Westfälische Drahtindustrie e a. contro Commissione, sull’impugnazione con cui la Westfälische Drahtindustrie GmbH (“WDI”), la Westfälische Drahtindustrie Verwaltungsgesellschaft mbH & Co. KG e la Pampus Industriebeteiligungen GmbH & Co. KG chiedevano l’annullamento della sentenza del Tribunale dell’Unione Europea[1] che aveva respinto il loro ricorso diretto ad ottenere i) l’annullamento della lettera della Commissione del 2 marzo 2020 che aveva intimato loro di pagarle la somma di circa 12 milioni di euro corrispondente al saldo ancora dovuto dell’ammenda inflitta loro il 30 settembre 2010, ii) la dichiarazione che l’ammenda era stata interamente pagata il 17 ottobre 2019 con il versamento della somma di circa 18 milioni di euro, e iii) la condanna della Commissione a versare alla WDI la somma di circa 1,6 milioni di euro, maggiorata degli interessi a partire da quest’ultima data, a titolo di arricchimento senza causa di tale istituzione.
  • Privacy - Videosorveglianza

La videosorveglianza sul luogo di lavoro: un nuovo provvedimento del Garante conferma i precedenti approdi interpretativi

23 agosto 2024

di Gaspare Roma, Jacopo Piemonte e Federico Aluigi Il tema della videosorveglianza sul luogo di lavoro rappresenta un importante punto di intersezione tra il diritto del lavoro e la protezione dei dati personali. Come noto, in tale aerea è infatti richiesto il rispetto dei requisiti posti dall’articolo 4, comma 1, della legge 20 maggio 1970 n. 300 (Statuto dei Lavoratori)[1], anche per effetto dell’esplicito richiamo all’articolo 114 del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice della Privacy).
  • Concorrenza - Intese

Intese e settore del cartone ondulato - Il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente il ricorso per ottemperanza presentato da Innova Group avverso la rideterminazione delle sanzioni comminate per la partecipazione al cartello del cartone ondulato

29 luglio 2024

di Niccolò Antoniazzi Con la sentenza pubblicata lo scorso 19 luglio, il Consiglio di Stato (il CdS) ha parzialmente accolto il ricorso presentato da Innova Group S.p.A. e Innova Group - Stabilimento di Caino S.p.A. (Innova) sulla mancata ottemperanza dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) alla sentenza del CdS n. 2929/2023 che aveva imposto la rideterminazione della sanzione a carico di queste società per la partecipazione al cartello del cartone ondulato (la Sentenza di annullamento parziale).
  • Tutela dei consumatori - Aspetti generali

La nuova veste dell’influencer: adesso è anche agente di commercio?

26 luglio 2024

di Valentina Gazzarri Quello che stiamo trascorrendo è un periodo in cui, volente o nolente, si è visto registrare un cambiamento nella prospettiva di osservazione del popolo degli influencer. Certo, le vicende che hanno coinvolto Chiara Ferragni non hanno giovato alla categoria (V. caso Balocco).
  • Concorrenza - Aspetti generali

Digital Markets Act e gatekeepers - Il Tribunale dell'UE ha rigettato il ricorso di Bytedance avverso la sua designazione come gatekeeper per la piattaforma Tik Tok

24 luglio 2024

di Alessandro Mastrangelo Con la sentenza del 17 luglio 2024, il Tribunale dell'Unione Europea (il Tribunale) ha rigettato il ricorso di Bytedance (il Ricorrente) nei confronti della decisione della Commissione Europea (la Commissione) che l'aveva designato come gatekeeper ai sensi del Digital Markets Act (il DMA).
  • Tutela dei consumatori - Trasparenza e tutela dell'utenza

Nuova Direttiva Green Claims: regole più ferree contro il Greenwashing

16 luglio 2024

di Elisabetta Guolo Si torna a parlare di Greenwashing dopo che il Consiglio dell’Unione europea, a seguito di vari confronti, ha approvato il 17 giugno scorso il testo contenente l’orientamento generale sulla tanto attesa “Direttiva Green Claims”, apportando delle modifiche rispetto alla proposta della Commissione del 22/03/2023.
  • Concorrenza - Risarcimento del danno

Private enforcement e singola unità economica - La CGUE si è pronunciata in merito ad una notifica effettuata ad una controllata di atti giudiziari stipulati nei confronti della società madre

16 luglio 2024

di Fabio Bifarini Lo scorso 11 luglio 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (la CGUEsi è pronunciata in merito ad un rinvio pregiudiziale sollevato dal Tribunal Supremo spagnolo (la Corte suprema) nell’ambito di una controversia tra Volvo AB (Volvo) e Transsaqui SL (Transsaqui), relativamente ad una richiesta di risarcimento del danno indirizzata nei confronti di Volvo ma notificata esclusivamente alla sede di una sua controllata in Spagna.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

"Pay-for-delay" e settore farmaceutico - La Corte di Giustizia conferma che certi accordi tra produttori di farmaci volti a ritardare l’entrata in commercio di farmaci generici possano essere restrizioni "per oggetto"

3 luglio 2024

di Cecilia Carli Con le sentenze dello scorso 27 giugno, la Corte di Giustizia dell’Unione europea (CGUE), sposando le conclusioni dell’Avvocato Generale Kokott ha ritenuto che gli accordi transattivi (anche denominati accordi di c.d. “pay-for-delay”) e di licenza stipulati da Servier S.A.S., Laboratoires Servier SAS and Servier Laboratories Ltd (Servier) con diverse aziende produttrici di farmaci generici possano costituire restrizioni della concorrenza “per oggetto” in violazione dell’art. 101 TFUE oltre che essere parte di una strategia escludente in violazione dell’art. 102 TFUE, che – come noto – vieta l’abuso di posizione dominante.
  • Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Veicoli fabbricati in Cina e rifiniti in Molise: sanzione di euro 3 milioni per ingannevolezza sul “Made in Italy”

1 luglio 2024

di Nicola Berardi e Riccardo Perria "L’Autorità ha ritenuto che le immagini, gli slogan, i richiami impliciti ed i collegamenti logici utilizzati dalla società per promuovere i veicoli siano stati idonei ad evocare ingannevolmente l’italianità e ad incidere illecitamente sulle scelte dei consumatori".
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Gun-jumping e richieste di informazioni - Il Tribunale dell’UE ha sospeso in via cautelare due richieste di informazioni della Commissione europea indirizzate a Vivendi e Lagardère ed aventi ad oggetto la corrispondenza di alcuni dipendenti

26 giugno 2024

di Samuel Scandola Con le due ordinanze del 13 giugno 2024, il Tribunale dell’Unione Europea (il Tribunale) ha accolto le istanze presentate da Vivendi S.E. (Vivendi) e Lagardère S.A. (Lagardère) volte ad ottenere la sospensione in via cautelare di due decisioni della Commissione europea (la Commissione) che prescrivevano alle società di raccogliere e trasmetterle i documenti contenuti nelle caselle di posta elettronica e nei cellulari personali di alcuni dipendenti.
  • Concorrenza - Risarcimento del danno

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea conferma che l'annullamento o la riduzione di una sanzione antitrust obbliga alla restituzione maggiorata di interessi forfettari a decorrere dal momento del versamento dell'ammenda e fino al suo annullamento o alla sua riduzione

19 giugno 2024

di Ignazio Pinzuti Ansolini Con la sentenza resa l'11 giugno scorso nella causa C-221/22 P, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (la CGUE) ha offerto importanti chiarimenti sulla quantificazione del rimborso che la Commissione europea (la Commissione) è tenuta a corrispondere a imprese sanzionate per aver violato la normativa antitrust, laddove tali sanzioni siano successivamente ridotte o annullate dagli organi giurisdizionali dell'Unione Europea.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Abusi e settore del gas naturale - Pubblicate le conclusioni dell'Avvocato Generale Rantos sul ricorso presentato dalla società Orlen avverso la decisione della Commissione di accogliere gli impegni di Gazprom

12 giugno 2024

di Gianguido Ghelardi Il 6 giugno 2024 è stata pubblicata l'opinione dell'Avvocato Generale Rantos (AG) in merito al ricorso davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) della società Orlen (precedentemente PGNiG) contro la decisione del 24 maggio 2018 (Decisione), con cui la Commissione Europea (Commissione) aveva accettato, rendendoli vincolanti, gli impegni assunti da Gazprom rispetto alla distribuzione del gas naturale in Europa centrale e orientale.
  • Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Pratiche commerciali scorrette e diritti di trasmissione calcistici - Il Consiglio di Stato ha parzialmente accolto l'appello di Sky avverso la sanzione dell'AGCM di 7 milioni di euro in relazione alla propria offerta 'Calcio' per la stagione 2018/2019

29 maggio 2024

di Allegra Tucci Con la sentenza dello scorso 17 maggio (la Sentenza), il Consiglio di Stato (il CdS) si è definitivamente pronunciato in merito alla vicenda che ha coinvolto Sky Italia Srl (SKY) per una pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori intenzionati ad acquistare il (o già abbonati al) pacchetto 'SKY Calcio'.