La Commissione Europea ha presentato il nuovo pacchetto digitale ("Digital Package") con l'obiettivo primario di alleggerire il carico amministrativo e di conformità per le imprese europee, permettendo loro di concentrarsi maggiormente sull'innovazione e la crescita. Questa iniziativa, che la Commissione configura come un progetto molto ambizioso, è volta a garantire che le aziende dell'UE rimangano all'avanguardia tecnologica, pur mantenendo i più elevati standard europei in materia di diritti fondamentali, protezione dei dati, sicurezza ed equità.

Il Tribunale dell'Unione Europea ha respinto il ricorso presentato da Amazon EU Sàrl contro la decisione della Commissione europea di designare la piattaforma Amazon Store come "Piattaforma online di dimensioni molto grandi" (Very Large Online Platform - VLOP), non solo confermando la legittimità della designazione di Amazon, ma rafforzando anche la base giuridica degli oneri specifici imposti dal DSA (Digital Services Act) alle piattaforme che superano la soglia dei 45 milioni di utenti attivi mensili nell'UE. Il Tribunale ha analizzato in dettaglio le contestazioni sollevate da Amazon relative alla violazione di diversi diritti fondamentali, stabilendo che le restrizioni imposte dal DSA sono giustificate e proporzionate rispetto all'obiettivo di prevenire i rischi sistemici per la società.

La Commissione europea ha presentato la "2030 Consumer Agenda", un piano strategico quinquennale che ridefinisce la politica di tutela dei consumatori dell'Unione Europea. L'iniziativa non solo mira a consolidare i diritti di 450 milioni di consumatori, che rappresentano oltre il 51% del PIL dell'UE attraverso la spesa delle famiglie, ma si propone anche di adattare il quadro normativo ad un panorama economico e digitale in rapida evoluzione.

È applicabile al rapporto di lavoro autonomo intercorrente tra un'impresa e un libero professionista (massofisioterapista) la disciplina del patto di non concorrenza di cui all'art. 2596 cod. civ.. Il patto è da ritenersi valido qualora rispetti i limiti di legge, risultando sufficientemente circoscritto con riguardo a ambito territoriale, durata temporale e attività vietata, la quale, anche in presenza di una formulazione letterale ampia, deve essere interpretata sistematicamente per non precludere in assoluto al professionista la possibilità di impiegare la propria capacità lavorativa nel settore economico di riferimento.

Il reato di illecito trattamento di dati personali previsto dall'art. 43, comma 1, del D.Lgs. n. 51/2018 (recante attuazione della Direttiva UE 2016/680) si applica esclusivamente al trattamento di dati personali svolto dalle autorità competenti (forze dell'ordine, autorità giudiziarie, ecc.) per fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali. Tale fattispecie incriminatrice non è applicabile al trattamento di dati personali tra soggetti privati, in quanto esula dalle finalità istituzionali e di sicurezza pubblica che costituiscono la ratio della normativa.

di Claudia Dierna La Corte di Appello di Milano è stata chiamata a riesaminare una sentenza del Tribunale di Monza che aveva rigettato l'impugnazione del licenziamento disciplinare di un dirigente aziendale, intimato per detenzione di materiale pornografico e file audio, scaricati e conservati sul computer aziendale in violazione delle policy interne. Alla base del licenziamento vi sono i controlli difensivi del datore di lavoro, che, come ricorda la Corte, devono essere finalizzati alla tutela di beni estranei al rapporto di lavoro, tra cui rientra la sicurezza informatica dei sistemi aziendali.

Concorrenza - Aiuti di Stato - Domanda di accesso all'agevolazione a valere sul Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese costituito ex art. 2, comma 100, lettera a) della legge n. 662/1996, sotto forma di garanzia su finanziamento bancario erogato per l’acquisto di un fabbricato e un terreno - Accoglimento - Revoca della misura agevolativa - Stipulato dalla società istante un contratto preliminare di vendita del fabbricato dedotto ad oggetto dell’agevolazione in data antecedente alla presentazione della domanda - Violazione del principio d’incentivazione ex art. 17 Reg. UE n. 651/2014 - Ricorso - Errata qualificazione giuridica del contratto preliminare sospensivamente condizionato per l’acquisto del fabbricato come atto integrante avvio anticipato dei lavori.

Concorrenza – Aiuti di Stato – Impugnazione – Zona franca di Madeira (Portogallo) – Concessione di agevolazioni fiscali alle imprese – Regime di aiuti attuato dalla Repubblica portoghese – Decisioni C(2007) 3037 def. e C(2013) 4043 def. – Decisione adottata dalla Commissione europea sulla base dell’articolo 108, paragrafo 2, primo comma, TFUE – Esecuzione di un aiuto esistente in violazione di una condizione che garantisce la compatibilità dell’aiuto con il mercato interno.