L’interessato i cui dati personali siano stati illecitamente divulgati dal titolare del trattamento ha diritto di intentare un’azione affinché detto titolare si astenga, in futuro, dall’effettuare nuove trasmissioni illecite dei dati, analoghe a quelle già avvenute?

Nel caso esaminato dal Tribunale di Marsala è stata domandata la condanna della società resistente, in qualità di titolare del trattamento dei dati, ad adempiere all’obbligo di comunicazione dei dati sensibili richiesti comunicando l'esistenza di atti, sia di natura negoziale sia amministrativa, istitutivi di una servitù di elettrodotto sui fondi di proprietà dei ricorrenti.

Concorrenza - Domanda di Alitalia per l’accertamento e la dichiarazione di nullità della clausola di pagamento delle tariffe aeroportuali per il rifornimento di carburante - Pagamento considerato illecito sia dal punto di vista della disciplina generale antitrust che della disciplina settoriale di apertura alla concorrenza dei mercati aeroportuali - Accoglimento parziale - Appello - Accoglimento - Ricorso - Rigetto - Accertato che la società petrolifera si è limitata a trasferire un costo effettivamente sostenuto (corrisposto ai gestori aeroportuali) e non ha commesso alcun illecito anticoncorrenziale - Eventuale illecito antitrust, commesso dai gestori aeroportuali, legittimante l’azione risarcitoria nei confronti degli stessi.

Concorrenza - Società operante nel settore dell’edilizia attinta da interdittiva antimafia - Sussistenza del rischio di permeabilità mafiosa della società - Ricorso - Rigetto - Concretezza e attualità del pericolo d’infiltrazione mafiosa a carico della Società ricorrente - Reato di illecita concorrenza con minaccia o violenza (art. 513-bis, c.p.) aggravata dal metodo mafioso e all’associazione per delinquere (art. 416 c.p.) - Appello - Rigetto - Valutazione effettuata dalla Prefettura in modo approfondito e ragionevole, tenuto conto della rilevanza e della univocità degli elementi raccolti in sede d’istruttoria.

Concorrenza - Interdittiva antimafia emessa nei confronti di società a seguito della richiesta formulata da Azienda Ospedaliera - Soggetti appartenenti o vicini alla società ritenuti responsabili di aver posto in essere condotte finalizzate a condizionare le gare d’appalto delle aziende ospedaliere campane, in concorso con pubblici ufficiali ed in favore di consorterie camorristiche - Ricorso - Rigetto - Appello - Rigetto - Fatti contestati, indubbiamente gravi ed espressivi di una pericolosa contiguità con la criminalità organizzata, non concernenti soltanto i singoli dipendenti, ma la stessa società, nella sua attività di partecipazione alle gare di appalto, falsata e finalizzata all’agevolazione della criminalità organizzata.

Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette - Pratica commerciale scorretta derivante dallo svolgimento di estesi lavori di manutenzione sulla tratta Sestri Levante-La Spezia dell'autostrada A12 che hanno determinato notevoli disagi agli automobilisti, come la chiusura di corsie e la limitazione di velocità, senza che la società abbia offerto adeguate misure di compensazione o riduzioni del pedaggio - Procedimento AGCM - Sanzione - Termine di novanta giorni previsto dall'art. 14 della legge 24 novembre 1981, n. 689, non applicabile - Disciplina di riferimento per l'AGCM contenuta nell'art. 27 del Codice del Consumo, il quale delinea un procedimento non soggetto a termini perentori, ma caratterizzato da una struttura flessibile e con finalità non solo repressive, ma anche di conformazione della condotta del professionista.

Tutela dei consumatori - Condizioni contrattuali - Decreto ingiuntivo - Ingiunto a Consorzio ASI il pagamento in favore della Telecom Italia s.p.a. a titolo di corrispettivo per l’erogazione di prestazioni di telefonia fissa e mobile - Opposizione - Improcedibilità della domanda per mancato esperimento del tentativo di mediazione in ordine all’opposizione presentata dal Consorzio - Appello - Rigetto - Ricorso - Accoglimento - Nelle controversie soggette a mediazione obbligatoria ex art. 5, co. 1-bis, del D.Lgs. n. 28 del 2010, i cui giudizi vengano introdotti con richiesta di decreto ingiuntivo, una volta instaurato il relativo giudizio di opposizione e decise le istanze di concessione o sospensione della provvisoria esecuzione del decreto, l’onere di promuovere la procedura di mediazione è a carico della parte opposta, ragion per cui, ove essa non si attivi, alla pronuncia di improcedibilità consegue la revoca del decreto ingiuntivo.

Concorrenza - Responsabilità di società per la contaminazione del sito produttivo - Estensione della responsabilità al gruppo societario di appartenenza - Ricorso - Rigetto - Legittima la valutazione operata che ha ravvisato in capo alla società “madre” una corresponsabilità nell’attività economica posta all’origine dell’inquinamento - Appello - Accoglimento - Individuazione della società appellante come soggetto responsabile dell’inquinamento fondata, nel provvedimento impugnato, sulla mera partecipazione azionaria all’epoca dell’evento di contaminazione - Elementi ritenuti non sufficienti a fondare un giudizio di responsabilità secondo il criterio causale del “più probabile che non”.

Trattamento dei dati personali - Rapporto di lavoro - Licenziamento disciplinare per giusta causa intimato a lavoratore aziendale - Impugnazione - Rigetto - Appello - Rigetto - Ricorso - Violazione degli artt. 2 e 3 della legge n. 300/1970 - Inutilizzabilità del rapporto dell’agenzia investigativa - Società datrice di lavoro ricorsa all’agenzia investigativa per controllare la prestazione lavorativa del ricorrente e le sue modalità di esecuzione - Rigetto - Avvio dell’attività di controllo per mezzo dell’agenzia investigativa non costituente frutto di un’iniziativa arbitraria ed estemporanea del datore di lavoro.

Trattamento dei dati personali - Minori - Pubblicazione di un articolo di stampa riguardante una delicata vicenda di violenza sessuale subita da una minore -Identificabilità delle parti e della vittima - Inutile descrizione di particolari osceni e scabrosi - Sanzione disciplinare - Conferma giudiziale della sanzione - Appello - Inapplicabilità del principio della essenzialità dell’informazione, di cui all'art. 6 delle Regole deontologiche, ad una fattispecie come quella oggetto di causa in cui nessuna pubblicazione di dati personali è avvenuta - Rigetto - Piena applicazione dell’art. 6 delle Regole deontologiche, richiamato dall’art. 4 del T.U. dei doveri del giornalista - Mancanza nell’articolo di elementi idonei a identificare la vittima non sufficiente ad escludere di per sé la non interferenza nella vita privata della stessa, posto che la pubblicazione dei dettagli riguardanti la vicenda contrastava con il diritto alla riservatezza della minore - Dato personale.