La Corte di Giustizia dell’Unione Europea è stata interpellata dal giudice del rinvio tedesco per chiarire se il mancato adempimento degli obblighi di informazione relativi alla finalità del trattamento dei dati e al destinatario dei dati personali ex artt. 12 e 13 del GDPR possa costituire una violazione dei diritti dell'interessato "in seguito al trattamento", tale da fondare la proposizione di un’azione rappresentativa da parte di un ente legittimato ai sensi dell'articolo 80 del GDPR, nella fattispecie costituito da un'associazione consumeristica. Il giudice del rinvio richiede dunque alla Corte di chiarire se la nozione di "trattamento dei dati personali", ai sensi dell’articolo 4, punto 2, del GDPR, includa anche situazioni che precedono la raccolta di tali dati.

Concorrenza - Avvisi di accertamento emessi a carico di società contribuente appartenente a gruppo societario per la ritenuta indeducibilità, ai fini IRES e IRAP, di costi infragruppo relativi a “servizi gestionali”, addebitati da società olandese, controllata dal gruppo, di costi non inerenti o non documentati o non deducibili ed illegittima detrazione dell’IVA per operazioni non inerenti - Impugnazione - Accoglimento - Appello erariale - Accoglimento - Erroneità della determinazione dei prezzi di trasferimento così come prevista dalla società contribuente, in quanto inferiore ai prezzi applicabili in regime di libera concorrenza - Ricorso - Prezzi, comprensivi di un mark-up, applicati dalla controllata italiana, che presta servizi di “call center” a favore della controllata olandese, in linea con i prezzi di libera concorrenza - Fondatezza - Stipula di un “Subcontract agreement” da parte della controllata italiana e di quella olandese - Valore applicato dalla società contribuente posizionato all’interno del range di libera concorrenza.

Tutela dei consumatori - Condizioni contrattuali - Decreto ingiuntivo emesso nei confronti del fideiussore per intimare allo stesso il pagamento di canoni scaduti ed accessori, relativi al contratto di leasing stipulato tra l’istituto bancario e la società garantita - Opposizione - Rigetto - Appello - Rigetto - Non fornita dall’appellante la prova, che era suo onere fornire in quanto elemento costitutivo della qualifica di consumatore fatta valere in giudizio, della sua qualità di consumatore, ovvero di aver prestato fideiussione per ragioni meramente personali e non per finalità inerenti alla propria attività - Ricorso - Mancata applicabilità del Codice del consumo, con conseguente nullità delle clausole contrattuali poste in danno del consumatore, mancando la prova di una loro trattativa con il professionista - Non fondatezza - Rilevante ai fini dell’assunzione della veste di consumatore, non la qualifica di imprenditore, ma lo scopo avuto di mira dall’agente quando ha concluso il contratto.

Trattamento dei dati personali - Obblighi del titolare, del responsabile e dell'incaricato del trattamento - Struttura ricettiva ritenuta responsabile della mancata informativa della propria clientela in relazione al trattamento dei dati personali pervenuti nella disponibilità della società tramite il sito internet della stessa e della conservazione delle immagini videoregistrate presso la struttura stessa per un periodo superiore a quello consentito dalla legge - Violazione degli artt. 13 e 154 del Codice per la protezione dei dati personali - Sanzione del Garante per la protezione dei dati personali - Opposizione - Accoglimento parziale - Annullamento dell’ordinanza-ingiunzione limitatamente alla contestazione della violazione dell’art. 154, con conseguente riduzione della sanzione - Ricorso del Garante per la privacy - Rigetto - Non possibile comminare la sanzione prevista per la violazione dell’art. 154 senza la preventiva apertura di un’istruttoria, eventualmente conseguente ad un reclamo, nell’ambito della quale siano impartite disposizioni che il destinatario ometta di osservare.

di Elisabetta Guolo Si torna a parlare di Greenwashing dopo che il Consiglio dell’Unione europea, a seguito di vari confronti, ha approvato il 17 giugno scorso il testo contenente l’orientamento generale sulla tanto attesa “Direttiva Green Claims”, apportando delle modifiche rispetto alla proposta della Commissione del 22/03/2023.

Tutela dei consumatori - Condizioni contrattuali - Stipula di polizza fideiussoria da parte di società edile con compagnia assicurativa a garanzia degli obblighi assunti nei confronti del Comune - Sottoscrizione, da parte di socia, di atto di coobbligazione facente parte integrante della polizza fideiussoria - Decreto emesso nei confronti della coobligata su istanza della società assicurativa, che ha azionato il diritto di rivalsa in relazione alla polizza fideiussoria ed il credito risultante dal mancato pagamento di premi - Opposizione - Rigetto - Respinta l'eccezione d'incompetenza per territorio, in favore del Tribunale indicato quale foro inderogabile del consumatore ai sensi degli artt. 28-38 c.p.c. e dell’art. 33 D.Lgs. n. 206 del 2005 - Ricorso per regolamento facoltativo di competenza - Accoglimento - Rilievo dell'eventuale qualità di amministratore della società garantita assunta dal fideiussore (che non ha una capacità d'interferenza gestoria) nonché dell'entità della sua partecipazione al capitale sociale (minoritaria).

Tutela dei consumatori - Trasparenza e tutela dell’utenza - Società risultata non essere in possesso dei titoli abilitativi per l’offerta al pubblico di servizi postali - Violazione dell’art. 6 del D.Lgs. n. 261/1999 e dell’art. 8 del regolamento in materia di titoli abilitativi per l’offerta al pubblico di servizi postali, approvato con delibera n. 129/15/Cons - Sanzione di AGCOM - Ricorso - Applicazione del D.Lgs. n. 261/1999 che recepisce la direttiva postale 97/67/CE, coordinata con le modifiche apportate dalle direttive 2002/39/CE e 2008/6/CE, concernente “Regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio” - Decreto modificato dai D.Lgs. n. 384/2003 e n. 58/2011 - Rigetto - Non derogato il regime autorizzatorio a cui sono soggetti anche gli operatori che, come la ricorrente, svolgono attività postale per conto di imprese mediante la presa in carico dei colli dal cliente e la consegna al corriere o tramite attività di raccolta degli invii per conto terzi e consegna ai destinatari.

Tutela dei consumatori - Trasparenza e tutela dell’utenza - Società titolare di autorizzazione generale per l’offerta al pubblico di servizi postali ritenuta responsabile di non aver messo a disposizione degli utenti le informazioni previste dalla Direttiva Generale per l’adozione da parte dei fornitori di servizi postali delle Carte dei Servizi di cui alla delibera n. 413/14/CONS - Omessa pubblicazione sul sito internet aziendale della descrizione dei servizi offerti, dei prezzi e degli standard di qualità, dello schema riassuntivo dei rimborsi e/o indennizzi per disservizi e della modulistica per la presentazione di un reclamo, domanda di conciliazione e risoluzione delle controversie dinnanzi all’Autorità e della numerazione telefonica gratuita per il servizio di assistenza clienti - Sanzione di AGCOM - Ricorso - Rigetto - Violazione funzionalizzata all’importante collocazione della ricorrente nel mercato di riferimento, costituendo uno dei più importanti operatori di settore collegato al mondo delle piattaforme di e-commerce.

Per aver promesso guadagni facili e certi, non aver indicato la natura promozionale delle comunicazioni offerte e aver vantato una popolarità falsata dalla presenza di follower non autentici sui propri profili social, 10 influencer sono sotto il mirino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha deciso di avviare nei loro confronti 6 procedimenti istruttori e 4 interventi di moral suasion.

Concorrenza - Procedura negoziata per la “Concessione del servizio di somministrazione di bevande calde e fredde, pasticceria confezionata, prodotti freschi mediante distributori automatici in comodato d’uso” indetta dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) - Dichiarazione resa dalla società, ex art. 80, co. 7, D.Lgs. n. 50/2016, afferente il provvedimento di AGCM di cui la stessa è stata destinataria per aver posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza unitamente ad altri operatori del settore - Annotazione ANAC - Aggiornamento della annotazione - Ricorso - Provvedimento impugnato adottato in difetto di istruttoria e di motivazione nonché in violazione delle garanzie partecipative e procedimentali - Rigetto - Correzione dell’annotazione avvenuta riportando i fatti in maniera asettica, in coerenza con la funzione svolta dall’ANAC - Riservata agli organismi di certificazione e alle stazioni appaltanti la competenza della valutazione di idoneità delle misure di self cleaning adottate.