Cassazione penale, sez. V, 26/10/2023, n. 43376 [Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Scritti pubblicati sul portale di Facebook e in un articolo di rivista online e ritenuti lesivi dell'onore, del decoro e della reputazione altrui nonché atti a metterne in discussione l'attendibilità quale testimone nel giudizio inerente ad una vicenda di cronaca]

Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Scritti pubblicati sul portale di Facebook e in un articolo di rivista online e ritenuti lesivi dell'onore, del decoro e della reputazione altrui nonché atti a metterne in discussione l'attendibilità quale testimone nel giudizio inerente a una vicenda di cronaca di impatto mediatico - Assoluzione in appello dai reati aggravati e continuati di diffamazione perché i fatti non costituiscono reato in quanto scriminati dall'esercizio del diritto di critica - Ricorso del P.G. e della parte civile - Contestata l’applicazione della scriminante sotto il profilo della verità e della continenza delle espressioni utilizzate - Gravità dell'accusa di mendacio ove rivolta a persona chiamata a svolgere il ruolo di testimone in sede giudiziale - Fondatezza - Esimente non configurabile ove, nel riportare un evento storicamente vero, vengano pubblicate inesattezze non marginali e non riguardanti semplici modalità del fatto, ma idonee a modificarne la struttura essenziale.

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