26 gennaio 2024
Cassazione penale, sez. V, 26/01/2024, n. 3207 [Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Confermata in appello la responsabilità penale dell'imputato per il delitto ex art. 595 cod. pen., commesso, con il mezzo telematico, in danno di magistrato - Diffusione con un post della notizia giornalistica inerente all’operato della persona offesa]
Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Confermata in appello la responsabilità penale dell'imputato per il delitto ex art. 595 cod. pen., commesso, con il mezzo telematico, in danno di magistrato - Diffusione, con un post dell’imputato sul blog, della notizia giornalistica inerente all’operato della persona offesa nel periodo dello svolgimento del ruolo di magistrato in servizio - Notizia connotata da falsità (e comunque dall'assenza di minimali indicatori della verità), e ritenuta lesiva della reputazione dell’offeso - Ricorso - Rigetto - Non scusabile il comportamento del ricorrente, in quanto la notizia data si riferisce ad un periodo molto risalente nel tempo e nessuna prova è stata fornita a riguardo del doveroso accertamento della verità degli accadimenti - Esorbitanza del trattamento sanzionatorio - Applicazione della pena detentiva per il delitto di diffamazione a mezzo stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità subordinata alla verifica della "eccezionale gravità" della condotta.
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