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12 luglio 2024

Cassazione penale, sez. V, 12/07/2024, n. 28111 [Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Confermata in appello la condanna dell’imputata al risarcimento del danno in quanto responsabile del delitto di diffamazione, aggravata ai sensi dell'art. 595, secondo e terzo comma, cod. pen., per avere offeso la reputazione del già presidente del “Legnano Calcio"]

Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Confermata in appello la condanna dell’imputata al risarcimento del danno in quanto responsabile del delitto di diffamazione, aggravata ai sensi dell'art. 595, secondo e terzo comma, cod. pen., per avere offeso la reputazione del già presidente del “Legnano Calcio", mediante una e-mail inviata  allo stesso oltre che a vari componenti dello staff del Sindaco, denunciando condotte estorsive - Ricorso - Rigetto - Infondatezza delle censure relative alla mancata applicazione dell'esimente del diritto di critica - Adeguatamente evidenziato in giudizio tanto il difetto di prova del fatto storico denunciato dalla ricorrente quanto la violazione del limite della continenza - Carattere precipuo delle accuse rivolte alla persona offesa, da ritenere non scevro da una certa cura nella scelta di termini giuridicamente non equivoci (appopriazione indebita e tentata estorsione) - Elemento soggettivo di reato - Dolo generico.

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