3 settembre 2024
Cassazione penale, sez. V, 03/09/2024, n. 33463 [Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Condanna per il reato di diffamazione commesso nella redazione della consulenza tecnica d'ufficio - Esimente del diritto di critica ex art. 51 cod. pen.]
Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Confermata in appello la condanna, anche agli effetti civili, dell’imputato, pronunciata per il reato di diffamazione, commesso nella redazione della consulenza tecnica d'ufficio, a lui affidata nell'ambito di un contenzioso civile, in danno del consulente tecnico di parte - Ricorso - Esimente del diritto di critica ex art. 51 cod. pen. - Rigetto - Autore dello scritto abbandonatosi ad un ingiustificato attacco "ad hominem" - Diritto di critica invocabile come scriminante, rispetto al reato di diffamazione, purché venga esercitato nel rispetto dei limiti della veridicità dei fatti, della pertinenza degli argomenti e della continenza espressiva - Continenza quale forma espositiva corretta, che non precipiti nella gratuita ed immotivata aggressione all'altrui reputazione - Ravvisati, nelle espressioni oggetto d'imputazione, profili esorbitanti dal diritto di critica, ovvero non continenti rispetto al contesto dialettico nel quale si sono inserite.
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