20 dicembre 2024
Cassazione penale, sez. V, 20/12/2024, n. 47279 [Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Delitto di diffamazione a mezzo stampa, aggravato dall’attribuzione di fatti determinati - Confermata in appello l'assoluzione degli imputati perché il fatto non costituisce reato]
Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Delitto di diffamazione a mezzo stampa, aggravato dall’attribuzione di fatti determinati - Confermata in appello l'assoluzione degli imputati perché il fatto non costituisce reato - Ricorso - Inammissibilità - Ritenuta scriminata in appello dal diritto di cronaca giornalistica la condotta ascritta ai giornalisti, consistita nell’avere riportato il contenuto di una intervista rilasciata dall'allora direttore di una testata giornalistica e di avere ritenuto “la storia del direttore di sicuro credibile”, argomentando, tuttavia, tale prospettazione attraverso una serie di considerazioni legate anche alle relazioni tra i soggetti chiamati in causa dall'intervistato ed esponendo in modo contenuto la loro opinione.
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