• Concorrenza - Aiuti di Stato -Agroalimentare, allevamento e grande distribuzione

22 aprile 2020

Aiuti di Stato all’Italia: la Commissione europea autorizza le misure a sostegno dell’agricoltura e pesca nell'emergenza COVID-19

Con due decisioni separate del 21 aprile 2020 la Commissione europea ha approvato due regimi italiani di aiuti di Stato per far fronte alle difficoltà delle imprese attive nei settori dell'agricoltura e pesca in difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus. La prima misura riguarda il regime di garanzia dell'Italia da 100 milioni di € a sostegno delle PMI nei settori dell'agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura, mentre la seconda, un regime nazionale di prestiti agevolati di 50 milioni di euro per sostenere i settori dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca in Friuli-Venezia Giulia.

Entrambi i regimi sono stati approvati nell'ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato adottato dalla Commissione il 19 marzo 2020 e modificato il 3 aprile 2020.


Garanzie di Stato sui prestiti e sovvenzioni per 100 milioni di euro nell'ambito del Fondo di garanzia ISMEA a sostegno delle PMI nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura (SA.57068)

Il regime da 100 milioni di euro consentirà all'Italia di sostenere le piccole e medie imprese operanti nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura che risentono della pandemia di Covid-19, permettendo alle stesse di accedere ai mezzi finanziari necessari per sopperire al fabbisogno immediato di capitale di esercizio e d'investimenti e continuare a portare avanti le loro attività.

Il sostegno alle PMI sarà fornito dall'ente pubblico ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) sotto forma di:

  1. garanzie di Stato sui prestiti per gli investimenti e per il capitale di esercizio;
  2. sovvenzioni dirette sotto forma di rinuncia alla commissione applicabile alle garanzie concesse.

Come riporta il Comunicato stampa del 21 aprile 2020, la Commissione ha constatato che la misura è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo, per le seguenti ragioni:

A) per quanto riguarda le garanzie di Stato nell'ambito del regime:

  • possono essere concesse garanzie sui prestiti che coprono il 100% del rischio fino al valore nominale di 100.000 € per impresa operante nel settore agricolo primario, di 120.000 € per impresa operante nel settore della pesca, di 800.000 € per impresa operante nel settore della silvicoltura o della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
  • in tutti gli altri casi le garanzie coprono fino al 90% del rischio legato ai prestiti, l'importo del prestito per impresa è limitato a quanto necessario per sopperire al fabbisogno di liquidità nel prossimo futuro, le garanzie saranno concesse soltanto fino a dicembre 2020 ed garanzie hanno durata non superiore a sei anni, i premi relativi alle commissioni delle garanzie sono in linea con i livelli stabiliti nel quadro temporaneo;

B) per quanto riguarda le sovvenzioni dirette, l'aiuto non può superare 100.000 € per impresa operante nel settore agricolo primario, 120.000 € per impresa operante nel settore della pesca e 800.000 € per impresa operante nel settore della silvicoltura o della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

La Commissione ha concluso che la misura è necessaria, opportuna e proporzionata a quanto necessario per porre rimedio al grave turbamento dell'economia italiana in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo ed è stata pertanto approvata dalla Commissione, in conformità delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato.


Prestiti agevolati di 50 milioni di euro per sostenere i settori dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca nell'emergenza Covid-19 in Friuli-Venezia Giulia (SA.57005)

Il regime di aiuti di 50 milioni di euro si propoone di aiutare le imprese di tutte le dimensioni, attive nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca nella regione Friuli-Venezia Giulia ad affrontare i problemi di liquidità dovuti all'emergenza del coronavirus, consentendo loro di accedere ai mezzi finanziari necessari per sopperire al fabbisogno immediato di capitale di esercizio e per gli investimenti, in modo di poter continuare a portare avanti le loro attività.

Nel quadro del regime il sostegno sarà concesso sotto forma:

  • di prestiti a tassi d'interesse agevolati erogati tramite enti finanziari,
  • di sovvenzioni dirette.

La Commissione ha constatato che il regime regionale italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.

In particolare:

A) per quanto riguarda i tassi d'interesse agevolati per i prestiti nell'ambito del regime:

  • possono essere concessi tassi d'interesse agevolati per qualsiasi durata e a qualsiasi livello di tasso fino ad un valore nominale di 100.000 € per impresa operante nel settore agricolo primario, di 120.000 € per impresa operante nel settore della pesca e dell'acquacoltura, di 800.000 € per impresa operante nel settore della silvicoltura o della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
  • per i prestiti agevolati al di sopra dei suddetti importi, i prestiti sono limitati nel tempo e  l'importo del prestito per impresa è limitato a quanto necessario per coprire il fabbisogno di liquidità nel prossimo futuro.

B) per quanto riguarda le sovvenzioni dirette, l'aiuto non può superare 100.000 € per impresa operante nel settore agricolo primario, 120.000 € per impresa operante nel settore della pesca e dell'acquacoltura e 800.000 € per impresa operante nel settore della silvicoltura o della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Anche in tal caso la Commissione ha approvato la misura iritenendola necessaria, opportuna e proporzionata a quanto necessario per porre rimedio al grave turbamento dell'economia di uno Stato membro in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.