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5 ottobre 2020

Cartello riguardante le conserve vegetali: la Commissione europea invia una comunicazione degli addebiti a Conserve Italia

La Commissione europea ha inviato alla società Conserve Italia una comunicazione degli addebiti in riferimento alla sua partecipazione ad un cartello riguardante le conserve vegetali.

Con il Comunicato stampa del 5 ottobre 2020 la Commissione europea rende noto di aver comunicato a Conserve Italia Soc. coop. Agricola e alla sua controllata Conserves France SA (congiuntamente, Conserve Italia) il proprio parere preliminare secondo il quale esse hanno violato le norme antitrust dell'UE accordandosi collusivamente per falsare la concorrenza nel mercato delle conserve vegetali all'interno dello Spazio economico europeo (SEE).

La comunicazione degli addebiti è un atto formale che fa parte delle indagini della Commissione relative a presunte violazioni delle norme dell'UE in materia di pratiche commerciali restrittive. Con essa la Commissione informa per iscritto le parti interessate sugli addebiti mossi nei loro confronti, mettendo pertanto, in condizione le parti di esaminare i documenti contenuti nel fascicolo di indagine della Commissione, rispondere per iscritto e chiedere un'audizione per presentare le loro osservazioni sul caso ai rappresentanti della Commissione e delle autorità nazionali garanti della concorrenza.

L'indagine della Commissione sulle conserve vegetali è iniziata nell'ottobre 2013, con l'esecuzione di alcuni accertamenti senza preavviso. 

Nel settembre 2019 la Commissione ha adottato una decisione di transazione nei confronti di Bonduelle, Coroos e Groupe CECAB, constatando che le tre imprese avevano partecipato per più di 13 anni a un cartello relativo alla fornitura di alcuni tipi di conserve vegetali a dettaglianti e/o società di servizi alimentari nel SEE. Le tre imprese hanno ammesso il proprio coinvolgimento nel cartello e complessivamente sono state erogate ammende per 31,6 milioni di € (v. al riguardo la relativa notizia).

Nella stessa inchiesta era coinvolta anche la società Conserve Italia, per la quale, non figurando tra i destinatari della decisione di transazione, l'indagine era proseguita nell'ambito della procedura standard (non di transazione) relativa ai cartelli.

Conserve Italia è una cooperativa agricola italiana che produce, tra le altre cose, conserve vegetali.

Secondo quanto sospetta la Commissione, Conserve Italia si sarebbe accordata collusivamente con altri operatori del mercato del SEE con i quali avrebbe coordinato la propria condotta commerciale, partecipando, in particolare, ad accordi orizzontali per fissare i prezzi di vendita, ripartirsi i mercati e suddividersi i clienti nell'ambito della fornitura di alcuni tipi di conserve vegetali (con marchi propri o privati) a dettaglianti e/o società di servizi alimentari nel SEE.

Se le preoccupazioni della Commissione verranno confermate, Conserve Italia potrà essere ritenuta colpevole di avere violato le norme dell'UE che vietano le pratiche commerciali anticoncorrenziali quali gli accordi collusivi sui prezzi e le ripartizioni dei mercati (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e articolo 53 dell'accordo SEE).