15 luglio 2019
AGCOM: il Presidente dell'Autorità ha presentato la Relazione 2019 al Parlamento
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha presentato alla Camera dei Deputati, l’11 luglio 2019, la Relazione annuale 2019, l'ultima relazione presentata dall'attuale Consiliatura, iniziata a luglio 2012 ed il cui mandato settennale è in scadenza.
La Relazione annuale, come da legge istitutiva dell’Autorità, è il documento con il quale l’AGCOM rende conto dell’attività svolta nel periodo compreso tra il 1° maggio dell’anno precedente e il 30 aprile dell’anno in corso e, al contempo, illustra i programmi di lavoro per l’anno che verrà.
La Relazione 2019 illustra:
- dati relativi all'attività svolta nel periodo tra il 1° maggio 2018 ed il 30 aprile 2019
- dati relativi all'intero settennato, contrassegnato dalla forte crisi economica globale a partire dal 2009.
Tra i dati raccolti nella relazione emergono i seguenti:
- il valore economico del settore delle comunicazioni era di 61 miliardi nel 2012, mentre nel 2018 il valore economico del complesso dei mercati regolati da AGCOM ha toccato i 54 miliardi di euro;
- nelle telecomunicazioni tra il 2011 e il 2018 si sono persi circa ¼ dei ricavi;
- si è assistito ad un rivolgimento degli scenari tecnologici e di mercato e conseguentemente delle abitudini di consumo;
- nella settore del mobile si è avuta l'esplosione del traffico dati, con il numero delle sim-dati più che raddoppiate (da 27 a 55 milioni);
- nella telefonia fissa nel 2012 non esistevano ancora linee con velocità pari o superiore a 30Mbit/s, linee che alla fine del 2018 hanno superato il 45% del totale;
- nel settore media il trend fortemente negativo dei ricavi pubblicitari vede conti negativi sia per la TV in chiaro (-13% il valore economico del settore), sia della TV a pagamento (-2% nonostante l'aumento dei ricavi da abbonamenti);
- nel settore postale, regolamentato dal 2012 dall'AGCOM, a fronte di un declino dei volumi e del valore del mercato tradizionale della corrispondenza, si è avuta una crescita esponenziale del mercato dei pacchi dell'e-commerce;
- le competenze AGCOM si sono ampliate per ricomprendere la tutela del diritto d'autore on-line;
- le risorse del mercato della raccolta della pubblicità online sono passate dai 1407 milioni circa del 2011 agli oltre 2700 milioni del 2018 (+93%).
La Relazione si articola in cinque capitoli, oltre a comprendere un'appendice finale di documentazione:
L’Autorità, sia sul fronte nazionale che internazionale, ha offerto il proprio bagaglio di conoscenze; di questa complessa attività, svolta in maniera coordinata con i diversi soggetti, attivi a vario titolo, si dà conto nel Capitolo I.
Nel Capitolo II sono rappresentati i percorsi regolatori sviluppati dall’Autorità nei diversi settori affidati alle proprie competenze, le azioni intraprese a beneficio degli utenti attraverso gli interventi di regolamentazione, vigilanza e sanzionatori, nonché le attività di promozione del dibattito pubblico sulle nuove sfide poste dall’evoluzione tecnologica e di mercato. La rappresentazione dell’operato dell’Autorità, nei suoi tratti più significativi, si propone di fornire una chiave di lettura agli interventi che hanno caratterizzato il periodo di riferimento, ponendo le basi per una valutazione delle decisioni adottate, alla luce dei risultati conseguiti. L’azione presente e futura dell’Autorità si esplica in un contesto economico caratterizzato da continue trasformazioni negli assetti delle imprese e dei mercati, oltre che da cambiamenti socioculturali.
Gli scenari che hanno caratterizzato il settore delle telecomunicazioni, postale e dei media, sono descritti al Capitolo III, in cui si esplora anche il legame tra azione regolamentare, contesto macroeconomico ed evoluzioni tecnologiche.
I processi di trasformazione dei mercati sottoposti alla disciplina dell’Autorità sono tenuti in considerazione anche nel percorso di definizione dell’assetto organizzativo; di ciò si dà conto nel Capitolo IV, in cui si evidenzia anche come, nello svolgimento delle proprie funzioni, l’AGCOM abbia potuto contare sulla proficua collaborazione di importanti organismi quali, ad esempio, i Comitati regionali per le comunicazioni. L’insieme di questi fattori consente di interpretare le scelte assunte proiettandosi al futuro, con lo scopo di trarre indicazioni sulle attività ancora da pianificare.
Al tema del monitoraggio dei risultati così come delle esperienze maturate nel recente passato ai fini della messa a punto dei futuri programmi di lavoro è dedicato, infine, il Capitolo V.
Nella presentazione della Relazione 2019, il Presidente dell’Autorità Angelo Marcello Cardani ha evidenziato, tra i diversi punti trattati, il ruolo dell’AGCOM nel sistema dei regolatori UE, nel cui ambito l’Autorità negli ultimi sette anni è riuscita a consolidare la propria e l’autorevolezza. Vengono ricordati, oltre all’adozione del Codice europeo per le comunicazioni elettroniche, che gli Stati membri dovranno trasporre negli ordinamenti nazionali entro il 2020, il Regolamento Digital Single Market, al cui nome si legano i temi della neutralità della rete e del roaming mobile, la revisione della direttiva sui servizi media audiovisivi, il cui obiettivo qualificante è il consolidamento del level playing field tra servizi lineari e servizi on demand, la liberalizzazione del mercato postale affidata alle Autorità di regolazione dalle direttive di settore, la direttiva Copyright e all’incardinamento del diritto d’autore all’interno delle competenze di DG Connect, la proposta di nuovo Regolamento europeo sulla e-privacy, ed infine le numerosi iniziative lanciate sulla base della strategia europea per un mercato unico digitale. L’obiettivo è assicurare ai consumatori europei le tutele indispensabili a proteggere i loro diritti nel nuovo contesto digitale e ad affermare una vera cittadinanza digitale europea.
Nel concludere la presentazione, il Presidente Cardani ha così dichiarato sottolineando le nuove sfide che l'Autorità dovrà affrontare nei prossimi anni:
Nei prossimi due anni l’Autorità sarà chiamata a fornire il proprio contributo al delicato processo di trasposizione della legislazione europea (Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, direttiva SMAV, direttiva Copyright). Al riguardo, confidiamo che Parlamento e Governo sapranno agire con saggezza e lungimiranza, non solo nella direzione del recepimento, ma anche con una visione prospettica dell’aquis settoriale, cogliendo altresì l’occasione per affrontare con eguale saggezza e lungimiranza il tema del potenziamento dell’Autorità, sia con riferimento alle prerogative irrinunciabili di indipendenza ed autonomia del suo operare, sia quanto alla disponibilità delle risorse umane e finanziarie necessarie per restare al livello delle sfide regolamentari dei prossimi anni.
La strategia per un vero mercato unico digitale richiede un concorso di intelligenze e sinergie istituzionali, come ho prima ricordato. Nell’immediato futuro la sfida della cybersecurity sarà oltremodo impegnativa, e con essa quella della e-privacy. La sua natura di Autorità convergente mette AGCOM in una condizione di felice privilegio nell’operare su questi temi. Ma da soli non si va da nessuna parte. Compiti delicatissimi attendono Governo e Parlamento. Al tempo stesso si impone una positiva evoluzione delle relazioni con le istituzioni europee e nazionali che operano nei settori adiacenti, per un approccio ed una visione organica orientata alla soluzione dei problemi di governo di tutte le infrastrutture strategiche. AGCOM è pronta a fare la sua parte. Ha le capacità e le competenze per fare bene.
Sei anni fa, in occasione della prima Relazione al Parlamento di questa consiliatura, manifestavo la consapevolezza che, come già accaduto in passato, l’Autorità sarebbe stata sicuramente oggetto di critiche, e promettevo che le avremmo accettate con serenità, sul presupposto che la composizione per via regolamentare di contrapposti interessi - quelli tra imprese concorrenti, quelli tra imprese e consumatori, quelli, talora, tra regolazione e politica - non è compito semplice, ed espone inevitabilmente a polemiche e contrasti. Credo di poter dire che la promessa è stata mantenuta.
Sono altresì consapevole che oltre alle molte cose fatte, di cui ho cercato di tracciare un sintetico quadro, ce ne sono altre che non sono state portate a compimento; al tempo stesso, sono sicuro che qualcuna di quelle concluse poteva essere fatta meglio. Non è mai mancato in questi anni chi ce lo abbia ricordato, spesso con spirito collaborativo, talora con qualche eccesso di zelo degno di miglior causa.