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11 settembre 2019

Cassazione: anche con la mera detenzione nella cella frigorifera di un alimento contenente additivi vietati, si configura la frode nell’esercizio del commercio

La Corte di Cassazione si è pronunciata rigettando il ricorso promosso da un macellaio avverso la decisione della Corte d’appello di Torino che, in parziale riforma della pronuncia di prime cure, lo aveva condannato per il reato di tentativo di frode in commercio, in quanto deteneva salsicce contenenti solfiti nella cella frigorifera annessa al laboratorio staccato dal locale di vendita e, nel locale di vendita, un cartellino riportante le medesime caratteristiche dell’alimento trovato nella cella frigorifera durante l’ispezione che però non faceva menzione alcuna della presenza dell’additivo.

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