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18 febbraio 2025

Protezione dei Dati e Concorrenza: l’interazione tra GDPR e Antitrust secondo la Corte di Giustizia UE e l’EDPB

di Eleonora Lenzi

L’evoluzione del mercato digitale e dei modelli di business ha reso sempre più evidente l’interconnessione tra protezione dei dati personali e diritto della concorrenza

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) nella causa C-252/21 (Meta Platforms) e il recente Position Paper sull’interazione tra protezione dei dati e diritto della concorrenza pubblicato dall’European Data Protection Board (EDPB) lo scorso 16 gennaio confermano l’importanza di un approccio integrato tra queste due discipline.


La sentenza Meta Platforms (C-252/21): quando il GDPR incontra l’Antitrust

Il 4 luglio 2023, la CGUE ha stabilito che le autorità nazionali garanti della concorrenza possono valutare la conformità delle pratiche di un’impresa al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) nel contesto di un’indagine antitrust. Nella causa C-252/21, il Bundeskartellamt (l’Autorità tedesca per la concorrenza) aveva contestato a Meta Platforms (Facebook) di abusare della propria posizione dominante imponendo agli utenti condizioni contrattuali che prevedevano un trattamento eccessivo dei loro dati personali.

La Corte ha affermato che, sebbene le autorità per la concorrenza non possano sostituirsi a quelle per la protezione dei dati, esse possono tenere conto delle violazioni del GDPR per valutare se una determinata condotta costituisca un abuso di posizione dominante. In particolare, in ottemperanza ai principi di liceità e minimizzazione, il trattamento dei dati personali deve essere strettamente necessario per l’esecuzione di un contratto con l’utente per poter essere giustificato ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del GDPR.

Questa decisione apre la strada a un maggiore coordinamento tra le autorità garanti della protezione dei dati e quelle della concorrenza, riconoscendo che la raccolta massiva di dati può avere implicazioni sia per i diritti fondamentali degli utenti sia per la concorrenza sul mercato.


Il Position Paper dell’EDPB: una visione integrata di protezione dei dati e concorrenza

A rafforzare questa prospettiva è intervenuto l’EDPB con il recente Position Paper sull’interazione tra protezione dei dati e diritto della concorrenza. L’EDPB sottolinea che, sebbene si tratti di ambiti normativi distinti, la crescente centralità dei dati personali nei modelli di business digitali impone una maggiore cooperazione tra le autorità competenti.

La normativa in materia di protezione dei dati e il diritto alla concorrenza coprono certamente ambiti diversi che perseguono obiettivi distinti; tuttavia, hanno il comune obiettivo di proteggere le persone e le loro scelte. Il GDPR mira a tutelare le persone da qualsiasi trattamento illecito dei loro dati personali, mentre la politica della concorrenza mira a garantire le condizioni per una concorrenza libera e non falsata tra le imprese nei mercati rilevanti a tutela degli interessi dei consumatori a vedersi garantiti prezzi più bassi, maggiore scelta e maggiore qualità e innovazione.

L’economia digitale ha messo i dati personali al centro di molti modelli di business, per cui la protezione dei dati è diventata in alcuni casi un importante parametro della concorrenza; nella sua Comunicazione sulla definizione di mercato rilevante, la Commissione riconosce che la protezione della privacy e dei dati personali offerti ai consumatori è uno dei parametri della concorrenza da valutare, soprattutto in occasione delle fusioni digitali e tecnologiche.

Inoltre, nel settore digitale, lo sfruttamento dei dati personali da parte delle imprese in posizione dominante può rafforzare tale posizione; i vantaggi derivanti dalla combinazione e dall’uso incrociato di dati personali provenienti da fonti diverse da parte dei gatekeeper nei mercati digitali sono evidenti, con un rafforzamento della posizione dominante di pochi soggetti a detrimento della concorrenza e della tutela dei consumatori.

L’EDPB ritiene che una buona cooperazione tra le autorità garanti della privacy e della concorrenza promuova la coerenza tra le decisioni prese in materia di concorrenza e di tutela dei dati, a vantaggio delle persone e delle imprese.

L’EDPB raccomanda quindi

  • cooperazione istituzionale: le autorità per la protezione dei dati e quelle della concorrenza dovrebbero collaborare attivamente per garantire un’applicazione coerente delle normative.
  • analisi congiunta dei mercati digitali: le pratiche aziendali che limitano la libertà di scelta degli utenti attraverso l’uso improprio dei dati personali possono essere valutate anche sotto il profilo della concorrenza.


Conclusioni: un cambio di paradigma

La sentenza Meta Platforms e il Position Paper dell’EDPB segnano un cambiamento significativo nell’approccio alla regolamentazione del digitale. La protezione dei dati personali non è più vista come un settore isolato, ma come un elemento chiave che influisce sulla struttura concorrenziale dei mercati digitali.

Le aziende che operano nel settore tecnologico dovranno quindi prestare maggiore attenzione non solo alla conformità con il GDPR, ma anche alle implicazioni concorrenziali delle loro pratiche di raccolta e utilizzo dei dati.

Questo nuovo scenario impone alle autorità di regolamentazione una maggiore sinergia per affrontare le sfide dell’economia digitale, garantendo che il rispetto della privacy e la tutela della concorrenza vadano di pari passo nel proteggere i consumatori e promuovere un mercato equo e competitivo.
 


Avv. Eleonora Lenzi
Studio Legale Stefanelli & Stefanelli