15 gennaio 2019
L'AGCM apre un procedimento istruttorio nei confronti delle società M-Dis Distribuzione Media S.p.A. e TO-Dis S.r.l. per una presunta condotta di abuso di dipendenza economica nel settore della distribuzione di stampa quotidiana e periodica
di Leonardo Stiz
M-Dis Distribuzione Media S.p.A. (M-Dis) è un distributore nazionale di stampa quotidiana e periodica, controllata congiuntamente dalle società editrici RCS Media Group e DeAgostini. M-Dis controlla al 100% la società TO-Dis S.r.l. (To-Dis) (congiuntamente, le Società), anch'essa attiva come distributore nazionale di quotidiani e periodici nonché distributore locale per l'area di Torino. A seguito di una segnalazione dell'impresa Rovido (Rovido o la Segnalante), operante come distributore locale nell'area di Genova e delle zone limitrofe (il Mercato di Genova), l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un procedimento per accertare la sussistenza di condotte qualificabili come un abuso di dipendenza economica da parte delle Società nei confronti di Rovido.
Il procedimento interessa il mercato della distribuzione nazionale di stampa quotidiana e periodica, in cui i distributori nazionali prestano un servizio agli editori e forniscono i distributori locali, nonché il mercato della distribuzione locale dei medesimi prodotti, in cui i distributori locali a loro volta si occupano di fornire le edicole e di gestire i resi. Quest'ultimo mercato ha una dimensione geografica ridotta, per via della necessità di effettuare la distribuzione di prodotti editoriali in un lasso di tempo molto limitato. Rileva sottolineare che le Società distribuiscono in esclusiva circa il 60% del panorama editoriale diffuso nel Mercato di Genova, che dunque non può essere acquistato da altri distributori nazionali, e che in tale percentuale sono ricompresi prodotti editoriali che, per numerosità e diffusione, sarebbero irrinunciabili per un distributore locale.
Con riguardo alle condotte contestate, M-Dis aveva da lungo tempo un contratto in vigore con la Segnalante per la distribuzione di prodotti editoriali nel Mercato di Genova. Dopo le lettere di disdetta di tale contratto da parte di M-Dis e, successivamente, di To-Dis (a seguito dell'acquisizione di quest'ultima), la fornitura a Rovido è stata quindi interrotta a partire dal gennaio 2018. Tale interruzione delle forniture sarebbe dovuta alla volontà di sostituire Rovido con un altro distributore locale controllato dalle Società, anche in seguito del rigetto da parte di Rovido di due proposte di acquisto da parte delle Società medesime. A seguito di ciò, la Segnalante si sarebbe trovata nell'impossibilità di rivolgersi ad altri distributori nazionali per acquistare i titoli editoriali venduti dalle Società, senza i quali, come rileva l'AGCM, la fornitura alle edicole da parte di Rovido sarebbe divenuta non solo incompleta, ma anche antieconomica, provocando da ultimo la sua uscita dal mercato.
A giudizio dell'AGCM, tali condotte sarebbero idonee a integrare un abuso dello stato di dipendenza economica di Rovido ex art. 9, l. n. 192/98, che la definisce come "… la situazione in cui una impresa sia in grado di determinare, nei rapporti commerciali con un'altra impresa, un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi, […] valutata tenendo conto anche della reale possibilità per la parte che abbia subito l'abuso di reperire sul mercato alternative soddisfacenti …". Alla luce della posizione di forza negoziale detenuta da M-Dis e To-Dis nei confronti di Rovido, il recesso unilaterale ha determinato per quest'ultima l'impossibilità di reperire da altri distributori i titoli editoriali forniti dalle Società. Ciò, secondo l'AGCM, potrebbe avere l'effetto di porre la Segnalante in una situazione in cui non solo è impossibilitata a garantire una fornitura completa dei prodotti, ma anche in generale a condurre la propria attività in maniera profittevole. Ciò, peraltro, sarebbe tale da condizionare l'intero mercato rilevante, poiché l'uscita dal mercato di Rovido richiederebbe agli editori di rivedere le scelte di distribuzione e avrebbe un impatto sugli equilibri concorrenziali.
L'AGCM ha pertanto ritenuto, anche in vista della totale assenza di motivazioni a supporto dell'interruzione della fornitura (ad esempio relative a inadempimenti da parte della Segnalante), di avviare un procedimento per l'accertamento di condotte di abuso di dipendenza economica da parte di M-Dis e To-Dis. L'art. 9 L. n. 192/1998 dà infatti competenza all'AGCM di attivare i propri poteri qualora ravvisi che un condotta di questo tipo sia rilevante per la tutela della concorrenza. La decisione ha peraltro una portata innovativa, poiché si distacca dalla prassi, consolidatasi nel corso degli anni, di considerare gli abusi di dipendenza economica come sostanzialmente coincidenti con l'art. 102 TFUE, con la conseguenza di perseguire tali condotte solamente se poste in essere da un soggetto con una posizione dominante nel mercato di riferimento, in quanto solo a tale condizione si potevano generare effetti rilevanti per la tutela della concorrenza. Nella decisione in oggetto, al contrario, la dipendenza economica viene trattata come una fattispecie separata, aprendo così, se l'approccio fosse confermato in futuro, a un ruolo più attivo dell'AGCM nell'accertamento di analoghe condotte unilaterali.
Dott. Leonardo Stiz
Freshfields Bruckhaus Deringer LLP
Fonte: http://knowledge.freshfields.com