13 maggio 2020
Il triplice mercato dei sistemi di pagamento con carta di credito. La Corte di Giustizia si pronuncia sulla nozione di restrizione della concorrenza “per oggetto” nel caso Budapest Bank valorizzando un approccio controfattuale
di Roberto A. Jacchia e Marco Stillo
In data 2 aprile 2020, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata nella Causa C-228/18, Gazdasági Versenyhivatal c. Budapest Bank Nyrt., ING Bank NV Magyarországi Fióktelepe, OTP Bank Nyrt., Kereskedelmi és Hitelbank Zrt., Magyar Külkereskedelmi Bank Zrt., Erste Bank Hungary Zrt., Visa Europe Ltd e MasterCard Europe SA, sull’interpretazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). La domanda pregiudiziale era stata presentata nell’ambito di una controversia tra la Gazdasági Versenyhivatal (Autorità ungherese garante della concorrenza, “AUC”) e sei istituti finanziari, tra cui la Budapest Bank Nyrt. (“Budapest Bank”), in relazione ad una decisione con cui la AUC aveva constatato l’esistenza di un accordo anticoncorrenziale vertente sulle commissioni interbancarie relative ai pagamenti mediante carta di credito.
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