Accesso del consigliere al protocollo informatico del Comune: è doveroso utilizzare informazioni riservate solo per finalità pertinenti all’esercizio del mandato

di Claudia Dierna

Il Tribunale amministrativo ha recentemente esaminato un caso vertente sull'istanza di accesso ai dati di sintesi del protocollo informatico detenuti dal Comune e sulla legittimità del rifiuto dell'ente di ostendere integralmente la documentazione richiesta a tutela della riservatezza e della privacy di terzi. Interessante è stato il rilievo che il trattamento dei dati, in quanto richiesto da una consigliera comunale per l'espletamento del proprio mandato ai sensi dell'art. 43 TUEL, era da considerarsi consentito per finalità “di interesse pubblico rilevante” ex art. 2 sexies del D.Lgs. n. 196/2003.

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