angolo del professionista
11 novembre 2024
La Corte di Giustizia si pronuncia sull’adeguamento degli impegni individuali offerti da un’impresa alla luce delle preoccupazioni in materia di concorrenza individuate dalla Commissione nella comunicazione degli addebiti
di Marco Stillo
In data 26 settembre 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata nella causa C-255/22 P, Orlen contro Commissione europea, sul ricorso con cui la Orlen S.A. (“Orlen”) chiedeva l’annullamento della sentenza del Tribunale dell’Unione Europea del 2 febbraio 2022[1] che aveva respinto il suo ricorso diretto all’annullamento della Decisione C(2018) 3106 final della Commissione[2], che aveva reso vincolanti gli impegni presentati dalla Gazprom PJSC e dalla Gazprom export LLC (congiuntamente “Gazprom”) chiudendo il procedimento amministrativo volto ad esaminare la conformità di pratiche riguardanti il settore del gas in alcuni Stati dell’Europa centrale e orientale (c.d. “PECO”)[3].
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