• Concorrenza - Abuso di posizione dominante

15 ottobre 2014

Valore probatorio delle decisioni AGCM e prescrizione dell’azione di risarcimento del danno anticoncorrenziale

Il valore di “prova privilegiata” da attribuire ai provvedimenti dell’AGCM, nei giudizi risarcitori follow-on, è da intendersi limitato ai provvedimenti di carattere decisorio, con i quali, definita l’istruttoria e concluso il contraddittorio con le parti, viene irrogata la sanzione o disposta l’archiviazione.

Tuttavia, se è vero che la CRI (Comunicazione delle Risultanze Istruttorie, n.d.r.) rappresenta un atto endoprocedimentale individuale, valido per ciascuna parte, non può ignorarsi quanto dalla stessa CRI risulta, secondo le indagini condotte dell’AGCM, fornendo quantomeno elementi indiziari, idonei a fornire il necessario substrato probatorio per il giudizio di merito sul risarcimento del danno anticoncorrenziale.

La decisione con impegni, con cui viene concluso il procedimento AGCM, non comporta alcuna immunità sul piano civilistico. Va pertanto disatteso l’assunto secondo cui, con l’accettazione degli impegni proposti dall’impresa oggetto di indagine da parte dell’AGCM, l’Autorità abbia implicitamente concluso per la qualificazione di “non gravità” dell’illecito e, conseguentemente, per la non sanzionabilità dell’abuso anche nei confronti delle appellanti.

L’azione di risarcimento del danno anticoncorrenziale si ascrive nel novero delle azioni di cui all’art. 2947 c.c.. Tale norma, in combinato disposto con l’art. 2935 c.c., dispone che il termine quinquennale di prescrizione per le azioni fondate su un fatto illecito decorre dal momento in cui il diritto possa essere fatto valere, corrispondente al momento percettivo del danno da parte delle vittima dell’illecito, soccorrendo a tale determinazione sia elementi presuntivi quali notizie di quotidiani, o circolazione delle informazioni tra gli addetti al settore, sia la qualificazione del soggetto attore nell’ambito del mercato di riferimento.  

Fonte: Giurisprudenza delle imprese


Tribunale Milano 15/10/2014