29 marzo 2021
Consiglio di Stato, sez. VI, 29/03/2021, n. 2631 [Trattamento dei dati personali - Basi giuridiche del trattamento dei dati - Provvedimento sanzionatorio dell'AGCM adottato nei confronti di Facebook per la messa in campo di due distinte pratiche commerciali scorrette - Questione sulla non commercialità dei dati personali e non riconducibilità del loro trattamento al diritto consumeristico]
Trattamento dei dati personali - Basi giuridiche del trattamento dei dati - Provvedimento sanzionatorio dell'AGCM adottato nei confronti di Facebook per la messa in campo di due distinte pratiche commerciali scorrette - Questione sulla non commercialità dei dati personali e non riconducibilità del loro trattamento con riguardo al diritto consumeristico, di modo che la non patrimonialità del dato personale renderebbe inapplicabile la disciplina in materia consumeristica alla tutela dei dati personali, cui è rivolta, in via esclusiva, la specifica normazione recata dal Regolamento eurounitario n. 679/2016 - Pratica ingannevole consistente nella violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del consumo in quanto il professionista non informerebbe adeguatamente e immediatamente l'utente, in fase di attivazione dell'account, dell'attività di raccolta e utilizzo, per finalità informative e/o commerciali, dei dati che egli cede, rendendolo edotto della sola gratuità della fruizione del servizio, così da indurlo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso - Pratica aggressiva consistente nella violazione degli artt. 20, 24 e 25 del Codice del consumo, in quanto il professionista eserciterebbe un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori registrati, i quali, in cambio dell'utilizzo di FB, verrebbero costretti a consentire a FB/terzi la raccolta e l'utilizzo, per finalità informative e/o commerciali, dei dati che li riguardano in modo inconsapevole e automatico, tramite un sistema di preselezione del consenso alla cessione e utilizzo dei dati, risultando indotti a mantenere attivo il trasferimento e l'uso dei propri dati da/a terzi operatori, per evitare di subire limitazioni nell'utilizzo del servizio, conseguenti alla deselezione - Esigenza di garantire “tutele multilivello” che possano amplificare il livello di garanzia dei diritti delle persone fisiche, anche quando un diritto personalissimo sia “sfruttato” a fini commerciali, indipendentemente dalla volontà dell’interessato-utente-consumatore.
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