17 gennaio 2024
T.A.R. Lazio Roma, sez. I, 17/01/2024, n. 846 [Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette - Società incaricata da ente lucrativo, che si occupa di compravendita di opere d’arte, ritenuta responsabile di aver posto in essere una pratica ingannevole consistente nella non corretta qualifica delle società operanti nonché nella mancata esternazione dello scopo del contatto telefonico]
Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette - Società incaricata da ente lucrativo, che si occupa di compravendita di opere d’arte, ritenuta responsabile di aver posto in essere una pratica ingannevole consistente nella non corretta qualifica (intesa come spendita del nome) delle società operanti nonché nella mancata esternazione dello scopo del contatto telefonico, essendo questo l’acquisizione con sagacia di notizie ai fini di una successiva proposta commerciale e non anche, come reso palese, una mera indagine su gusti ed iniziative culturali - Pratiche commerciali aggressive - Intervista conoscitiva finalizzata alla profilatura dei potenziali clienti e al ricontatto degli stessi per fissare, con insistenza, un incontro con un esperto per la dichiarata consegna di una «certificazione» del valore delle opere già in possesso del consumatore, senza palesare la finalità commerciale nei fatti perseguita - Violazione degli artt. 21, 24 e 25 del Codice del Consumo - Sanzione di AGCM - Ricorso - Rigetto - Intera attività commerciale, nonostante il frazionamento tra vari soggetti giuridici distinti, finalizzata alla vendita con modalità scorrette dei beni d’arte.
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