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15 ottobre 2018

Gli effetti della Brexit sugli assicurati italiani con compagnie inglesi. L’IVASS pubblica le faq e invia una lettera alle assicurazioni perché informino adeguatamente i clienti italiani

di Annalisa Spedicato

In base a quanto stabilito dall’Opinion dell’EIOPA, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, compagnie assicurative e relativi intermediari sono tenute ad informare i propri assicurati, cittadini europei, sui possibili effetti della Brexit sui contratti assicurativi in corso e sulle misure adottate per garantire la continuità del servizio e l’esecuzione dei contratti.

Le imprese assicurative del Regno Unito, operanti in Italia, dovranno quindi informare i loro clienti e i potenziali clienti sugli aspetti da considerare in relazione ai contratti assicurativi in vigore e su quelli che in futuro dovessero essere stipulati, in modo da renderli coscienti degli effetti della Brexit sul rapporto con i loro fornitori di servizi assicurativi.

Questo è quanto ha richiesto l’IVASS alle imprese assicurative inglesi operanti sul territorio italiano con una lettera inviata il 3 ottobre scorso alle compagnie assicurative.

L’IVASS verificherà che tali informazioni siano correttamente comunicate ai fruitori dei servizi assicurativi. A tal proposito, l’Istituto ha fornito precise indicazioni sulle informazioni che le imprese di assicurazione e i loro intermediari inglesi devono rendere in favore dei cittadini italiani con esse assicurati. In particolare, i cittadini italiani devono ricevere informazioni, per esempio, in relazione alla modifica della forma societaria, alla modifica della controparte contrattuale, al trasferimento della sede legale in altro Paese UE, al trasferimento delle polizze ad altra compagnia di un altro Paese UE con contestuale possibilità di recesso e alle modalità in cui tali operazioni influiranno sui rapporti in corso. Le compagnie dovranno inoltre informare i cittadini nel caso di perdita della protezione fornita da un Fondo di garanzia nazionale per i casi di fallimento, qualora le polizze siano trasferite ad una compagnia di un Paese in cui non esistono simili Fondi.

L’IVASS, comunque, precisa che l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ed eventuali conseguenti cambiamenti a livello della compagine societaria di tali imprese di assicurazione non incideranno sulle coperture assicurative in corso e sui premi, anche se si dovrà tenere conto della normativa applicabile al contratto di assicurazione e delle specifiche misure che ciascuna impresa adotterà o sta adottando per garantire la continuità dei servizi forniti ai propri clienti europei. Ad ogni modo, resta salvo il diritto di recesso da esercitarsi entro 60 giorni dalla comunicazione del cambiamento della controparte contrattuale.

L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni chiarisce che non vi sono motivi per chiudere i contratti di assicurazione in essere, anche perché un riscatto anticipato della polizza e la sua cessazione potrebbe incidere negativamente sulle polizze a lungo termine e risultare uno svantaggio per il cliente, in quanto spesso le polizze prevedono penali elevate in caso di riscatto anticipato o offrono rendimenti finanziari più elevati rispetto a quelli attuali di mercato che in caso di cessazione verrebbero persi.

Le compagnie dovranno ad ogni modo inviare idonea comunicazione individuale ai loro assicurati, pubblicare una comunicazione con analogo contenuto sui propri siti web e trasmettere adeguate istruzioni alle proprie reti distributive sulle informazioni da fornire agli assicurati attuali e potenziali.

Dopo aver effettuato le dovute comunicazioni, le imprese sono tenute ad informare l’IVASS entro il 30 novembre 2018, precisando le modalità operative adottate.

Per maggiori informazioni, gli assicurati italiani potranno rivolgersi alla propria compagnia assicurativa inglese o all’intermediario con cui hanno stipulato la polizza oppure contattare il contact center dell’IVASS al numero verde 800.486.661.

Si riporta di seguito il testo delle FAQ "Brexit: implications for Italian policyholders of UK undertakings":

 


Annalisa Spedicato

Avvocato esperto in IP, ICT e Privacy