2 luglio 2024
Abuso di posizione dominante della FIGC nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico: sanzione di oltre 4 milioni dell'Antitrust
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso il procedimento istruttorio A562 che era stato avviato nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per accertare l’esistenza di un presunto abuso di posizione dominante nell’organizzazione di competizioni a carattere ludico-amatoriale nel settore giovanile.
Secondo l'Autorità la Federazione Italiana Giuoco Calcio, almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha abusato della propria posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico per escludere gli Enti di Promozione Sportiva e limitare la loro attività nel settore delle competizioni calcistiche amatoriali.
L’AGCM ha accertato che la FIGC ha attuato una complessa strategia escludente finalizzata, da un lato, a rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e, dall’altro, ad estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS).
In particolare, come si legge nel Comunicato stampa del 1° luglio 2024,
"la strategia abusiva si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio.
In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla FIGC e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps. In questo modo è stata ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali."
Per aver violato l'articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato che la FIGC ponga immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza di cui sopra e che dovrà pagare una sanzione amministrativa pecuniaria complessiva di oltre 4 milioni di euro, pari a 4.203.447,54 € (quattromilioniduecentotremilaquattrocentoquarantasette/54 euro).