La Cassazione torna a pronunciarsi su “data retention” ed organo competente a disporre l’accesso ai dati dei tabulati telefonici in un procedimento penale

di Claudia Dierna

La Suprema Corte ha recentemente deciso in ordine alla disciplina normativa applicabile ratione temporis ad un caso vertente sull’utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche disposte dal pubblico ministero, tenendo anche conto dell’intervento riformatore che ha affidato il controllo ai fini di indagine, nella procedura di acquisizione dei dati esterni del traffico telefonico e telematico, non più al P.M., ma al giudice, in conformità ai principi dettati in materia dalla giurisprudenza comunitaria.

Questo contenuto è riservato agli abbonati. Se già disponi di un accesso valido clicca qui per autenticarti, altrimenti clicca qui per richiedere una PROVA GRATUITA!
Inoltre puoi:
- contattare i numeri 06.56.56.7212 o 392.993.6698
- inviare una richiesta al servizio clienti
- consultare le formule di abbonamento