13 aprile 2022
La Cassazione non considera illecito il trattamento di dati sensibili non autorizzato dall’interessato se è necessario per proteggere un interesse vitale altrui
La Suprema Corte, in un recente caso portato alla sua attenzione, ha stabilito che è lecito il trattamento di dati personali altrui, ancorché si tratti di dati sensibili quali quelli afferenti lo stato di salute mentale di un individuo ed abbia luogo senza il consenso dell'interessato, purché sia finalizzato a tutelare gli interessi vitali di un'altra persona fisica (e dei suoi congiunti) da un pregiudizio che potrebbe essere provocato dallo stesso interessato dal trattamento.
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