Regolamento recante disposizioni in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all'utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali, ai sensi dell'articolo 1, comma 15, della legge 11 gennaio 2018, n. 5. (D.P.R. 27/01/2022, n. 26, pubblicato in G.U. 29 marzo 2022, n. 74)

Trattamento dei dati personali - Accesso agli atti - Istanza di accesso alle relazioni dei colleghi poste a fondamento della decisione di trasferire esponente della Polizia di Stato in esito ad ispezione - Presenza di dati sensibili di terzi ai sensi del Reg. U.E. n. 679/2016, del D.Lgs. n. 196/2003 e del D.Lgs. n. 51/2018 - Ragioni di riservatezza dei terzi dichiaranti efficacemente preservate e tutelate mediante la cancellazione dei dati che potrebbero far risalire alla identità degli stessi - Possibile cogliere asseriti profili di illegittimità nell'operato della p.a. dalle relazioni per come ostese in forma oscurata.

Trattamento dei dati personali - Dati giudiziari - Copia forense dei dati - Istanza di restituzione dei dati e documenti informatici contenuti nelle copie digitali e non aventi rilievo investigativo - Rigetto - Non escluse ulteriori ed eventuali esigenze probatorie - Indispensabilità della prosecuzione del vincolo sui dati - Esigenze di riservatezza adeguatamente garantite dalle modalità di esecuzione del sequestro e dell'estrazione delle copie - Eccepita la mancanza di motivazione in punto di persistenza di esigenze probatorie che giustifichino il permanere del sequestro sulla totalità dei dati.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso 6 procedimenti avviati nei confronti di 9 società che hanno messo in atto pratiche commerciali aggressive e ingannevoli, iscrivendo nelle proprie banche dati microimprese che non ne avevano fatto richiesta e pretendendo il pagamento di ingenti somme di denaro come corrispettivo.

Tutela dei consumatori - Pratiche commerciali scorrette - Società operante nell’ambito delle criptomonete responsabile della promozione e diffusione di criptovaluta - Obbligo di stipula di un accordo che rendeva l’investitore un promotore prima di ottenere la criptovaluta - Pratica volta a far aderire alla rete di vendita il maggior numero di soggetti, guadagnando una percentuale sulle somme corrisposte dai nuovi partecipanti - Pratica ingannevole e vietata - Violazione degli artt. 20, 21, e 23 del Codice del Consumo - Sanzione AGCM - Qualificazione della pratica commerciale come vendita piramidale.