Concorrenza - Abuso di posizione dominante - Telecom Italia S.p.A. (TIM) ritenuta responsabile di aver posto in essere un abuso di posizione dominante realizzato mediante una strategia unitaria volta a ostacolare lo sviluppo della concorrenza tra infrastrutture di rete fissa, anche con la scelta di soluzioni tecnologiche subottimali al fine di escludere la nuova entrante OF dal mercato wholesale - Sanzione di AGCM - Impugnazione - Rigetto - Appello - Accoglimento del ricorso di primo grado solo limitatamente alla commisurazione della sanzione irrogata, che va ridotta, rigettando per il resto l’appello - Accertato che, sebbene la condotta sia stata indubbiamente grave e nonostante l’Autorità abbia delineato anche gli effetti concretamente prodottisi sui diversi mercati interessati, questi non sembrano, anche il per il tempestivo intervento dell’Autorità Garante, aver impedito la conclusione delle gare, né la possibilità per OF di operare sul mercato, avendone invece “solo” ostacolato l’ingresso nel mercato.

di Claudia Dierna La Cassazione è stata chiamata ad annullare l’ordinanza emessa dal Tribunale di Napoli, quale giudice del riesame, che aveva dichiarato inammissibile la richiesta di riesame del decreto disponente una perquisizione locale e informatica a carico degli indagati nonché l'estrazione di una copia forense senza il sequestro del supporto. Posto che, secondo i ricorrenti, il decreto di perquisizione in oggetto doveva considerarsi come un implicito provvedimento di sequestro, la Suprema Corte ha ritenuto opportuno risolvere la questione controversa richiamando il principio di diritto dell'equiparazione tra “dato informatico” e “cosa” soggetta a sequestro a fini probatori nel procedimento penale, enunciato in arresti anche recenti della giurisprudenza di legittimità.

Concorrenza – Concentrazioni – Mercati tedeschi dei servizi televisivi e dei servizi di telecomunicazioni – Decisione che dichiara la concentrazione compatibile con il mercato interno e con l’accordo SEE – Impegni – Valutazione degli effetti orizzontali e verticali dell’operazione sulla concorrenza – Rapporto concorrenziale tra le parti alla concentrazione – Modifica specifica della concentrazione – Errore manifesto di valutazione.

Trattamento dei dati personali - Reati informatici - Imputato ritenuto responsabile di essersi appropriato e di avere utilizzato i codici informatici idonei all'accesso al sito di Poste Italiane nello spazio dispositivo di un’altra persona della quale assumeva falsamente l'identità digitale così da operare su di una carta Postepay della stessa e ricaricare un'altra carta Postapay a sé intestata - Reati di detenzione di codici atti all'accesso a sistema informatico ex art. 615-quater cod. pen., di accesso abusivo al sistema informatico di home banking di Poste Italiane ex art. 615-ter cod. pen. e di frode informatica ex art. 640-ter cod. pen. - Ricorso - Imputato chiamato a rispondere, insieme al correo, di altra truffa informatica commessa con modalità identiche nella medesima data dei fatti in causa - Annullamento senza rinvio della sentenza impugnata in relazione al reato di cui all’art. 615-ter cod. pen. perché l'azione penale è improcedibile per mancanza di querela - Configurabile il reato di cui all'art. 615-quater cod. pen..

Tutela dei consumatori - Irregolarità, malfunzionamenti e disservizi - Difetto di conformità del bene acquistato rispetto a quello contrattualmente stabilito - Domanda per ottenere la condanna della convenuta al pagamento della somma dovuta a titolo di ripetizione della somma di denaro sborsata dagli attori per la riparazione dell’auto di cui in causa ed, in via subordinata, un’adeguata e congrua riduzione del prezzo di vendita dell’automobile acquistata - Rigetto - Appello - Rigetto - Sussistenza del difetto conoscibile, ex art. 130, comma 3 del Codice del consumo, mediante l’utilizzo dell’ordinaria diligenza, con conseguente non ascrivibilità di alcuna responsabilità al venditore, a maggior ragione trattandosi di un veicolo usato, in quanto tale soggetto ad usura.

Tutela dei consumatori – Sostanze vietate, soggette a restrizioni, o sottoposte alla sorveglianza dell’Unione – Articolo 8, paragrafi 1 e 2, e allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 – Divieto e assoggettamento a sorveglianza di talune sostanze e preparazioni contenenti derivati dell’idrossiantracene – Articolo 1, punto 1, prima, seconda e terza voce, e punto 2, del regolamento (UE) 2021/468 – Nozioni di “sostanza”, di “ingrediente” e di “preparazioni” – Errore di diritto.

Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Pubblicazione su nota piattaforma e-commerce di un libro di un ufficiale dell'Esercito - Sanzione disciplinare - Contenuti del libro asseritamente consistenti in riflessioni a sfondo offensivo e discriminatorio nei confronti degli esponenti di alcune minoranze sociali - Lesione dell’immagine e del prestigio nazionale della Forza Armata di appartenenza - Ricorso - Violazione del diritto fondamentale alla libera manifestazione del pensiero tutelato dall'art. 21 Cost. e dall'art. 10 CEDU - Rigetto - Previste limitazioni al diritto alla libera manifestazione del pensiero da parte dei militari a presidio della neutralità e dell’immagine di neutralità delle Forze armate - Divieto di propaganda politica.

L'Associazione degli Investigatori Britannici (ABI) ha ottenuto l'approvazione di un proprio codice di condotta da parte dell'ICO (Information Commissioner's Office), l'autorità di vigilanza per la protezione dei dati del Regno Unito. Il codice è uno schema volontario di protezione dei dati progettato per le aziende impegnate in servizi di supporto investigativo e contenzioso.