Concorrenza - Intese - Accertato dalla Commissione europea che il mercato europeo dell’acciaio utilizzato per la produzione del cemento armato precompresso è stato distorto da intese restrittive della concorrenza e dall’esistenza di un cartello segreto tra imprese produttrici di acciaio per cemento armato precompresso in violazione dell’articolo 101 TFUE e dell’articolo 53 dell’Accordo sullo Spazio Economico Europeo, individuato come "Cartello Pan-europeo" - Domanda per l'accertamento che alcune imprese di settore parteciparono ad un’intesa o pratica concordata avente ad oggetto il mercato italiano dell’acciaio per cemento armato precompresso (il c.d. "Cartello Italiano") in violazione all’articolo 101 TFUE e/o dell’articolo 2 L. n. 287/1990 - Domanda di risarcimento del danno causato dalla traslazione del sovraprezzo determinato dal Cartello Italiano e da quello Pan-europeo e subito dalle società attrici nel mercato a valle dove esse operano - Richiesta, in subordine, la condanna delle convenute, ciascuna per i rispettivi titoli di responsabilità, a risarcire le attrici del danno rappresentato dal mancato guadagno derivante dalle minori vendite in conseguenza dei maggiori prezzi praticati nel mercato a valle - Intesa avente ad oggetto il mercato pan-europeo e italiano dell’acciaio per cemento armato precompresso già oggetto di accertamento da parte della Commissione europea - Accertata la pari responsabilità di tutte le parti ritenute responsabili dell’intesa in relazione a danni liquidati in favore delle attrici.

Trattamento dei dati personali - Dati giudiziari - Controversia tributaria tra Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) e società del settore dell’abbigliamento - Ricorso di ADM - Istanza di omissione delle generalità e degli altri dati identificativi avanzata dai controricorrenti, ex art. 52, co. 1, del D.Lgs. n. 196/2003 - Istanza presentata per motivi di riservatezza commerciale e al fine di tutelare la propria immagine - Inammissibilità dell'istanza di oscuramento dati - Linee guida dettate dal Garante Privacy il 2 dicembre 2010 - Indicazione dei “motivi legittimi” in grado di fondare la richiesta di anonimizzazione - Non confugurabili i "motivi legittimi" atteso che la materia trattata nel giudizio non è da ritenersi di per sé sensibile e quindi assoggettata al cogente regime di tutela della riservatezza delle parti in causa.

di Marta Miccichè La Corte d'Appello di Roma si è recentemente pronunciata in tema di diffusione illecita dell’immagine di una minore, ricordando che ai fini del risarcimento del danno è necessario fornire la prova del danno patrimoniale o non patrimoniale subito.

Concorrenza - Società per azioni Esercizi Aeroportuali (SEA) responsabile di aver imposto a talune società tariffe ingiustificatamente gravose e discriminatorie per la subconcessione di uffici operativi in aeroporto - Impugnazione - Azione c.d. follow on fondata sull'accertamento di AGCM - Accoglimento - Appello di SEA - Parziale accoglimento - SEA condannata alla restituzione delle somme eccedenti il canone stabilito da ENAC - Ricorso di SEA - Censurata utilizzabilità del provvedimento di AGCM quale prova privilegiata in giudizio - Inammissibilità - Risarcimento dei danni da illeciti anticoncorrenziali ex art. 33, L. n. 287/1990 - Provvedimenti di AGCM costituenti prova privilegiata in relazione alla sussistenza del comportamento accertato o della posizione rivestita sul mercato e del suo eventuale abuso.

Concorrenza - Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere adottata dalla Regione Lazio - Regolamento regionale n. 14 del 16 giugno 2017 di modifica del regolamento regionale n. 8 del 7 agosto 2015 - Impugnazione di AGCM - Censurate le disposizioni inerenti alla limitazione del numero delle stanze per ogni bed and breakfast, alla natura dell’attività di gestione degli alloggi per uso turistico ed al divieto, in questi ultimi, di somministrare cibi e bevande - Rigetto - Appello di AGCM - Eliminata la differenza tra esercizio dell’attività in forma imprenditoriale ed esercizio in forma non imprenditoriale - Discrezionalità amministrativa irragionevolmente esercitata in danno della concorrenza - Accoglimento - Motivazioni addotte dalla p.a. risultate non idonee a giustificare la limitazione alla concorrenza.

Concorrenza - Intese - Società operanti nella gestione dei diritti media responsabili di aver posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, violativa dell’art. 101 TFUE, volta a coordinare la partecipazione e il contenuto delle offerte economiche nelle procedure di gara indette dalla Lega Calcio di serie A per l’assegnazione dei diritti televisivi delle competizioni di calcio dei territori diversi dall’Italia - Sanzione di AGCM - Impugnazione proposta con separati ricorsi delle società sanzionate - Tardività della comunicazione delle risultanze istruttorie - Erroneità nella valutazione degli effetti dell’intesa - Violazione del principio di collegialità delle decisioni dell’AGCM - Assenza del ravvisato fenomeno di unitarietà dell’impresa, cui è stato imputato l’illecito - Rigetto - Intesa restrittiva della concorrenza per oggetto.

Tutela dei consumatori - Pratiche commerciali scorrette - Società di catena di bricolage responsabile di non aver garantito la lavorazione e la puntualità degli ordini online nonché delle procedure di rimborso e reso e di aver gestito in modo inefficiente i servizi di assistenza alla clientela nel periodo della pandemia - Scorrettezza delle informazioni sulle caratteristiche dell’offerta e del processo di vendita online - Modalità illecite di gestione della fase successiva all’acquisto online - Violazione degli artt. 20-22 e 24-25 del Codice del Consumo - Sanzione di AGCM - Ricorso - Accoglimento - Rideterminata la sanzione in ragione dell’intervento della pandemia e delle correlate restrizioni di legge che hanno influito sul concreto svolgimento dei fatti e sull’entità degli inconvenienti oggetto delle pratiche ascritte.

Trattamento dei dati personali - Dati giudiziari - In giudizio vertente sulla separazione di coniugi ritenute illegittimamente allegate le riproduzioni di conversazioni estrapolate dal telefono cellulare di uno di essi, senza il suo consenso ed in violazione della sua privacy - Rigetto della domanda di addebito per inutilizzabilità delle conversazioni whastapp rinvenute nel telefono - Appello - Non ravvisabile la violazione del diritto alla privacy - Richiamo all’art. 24, co. 1, lett. f), del D.Lgs. 196/2003 - Consenso al trattamento dei dati personali non richiesto quando necessario per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria - Ricorso - Applicazione di una disposizione abrogata dal D.Lgs. 101/2018 - Inammissibilità - Non esclusa la possibilità di trattare dati sensibili in chiave difensiva in ragione delle nuove regolamentazioni emanate dall’Autorità Garante.