di Roberto A. Jacchia e Marco Stillo
Dalla sua introduzione agli inizi degli anni sessanta, internet ha completamente cambiato la vita di miliardi di persone[1]. Oltre a fornire un numero smisurato di servizi multimediali (come ad esempio le varie piattaforme di streaming), la rete ha non soltanto agevolato lo scambio di dati di ogni genere e il lavoro da remoto, ma ha anche modificato radicalmente il nostro modo di intendere i rapporti interpersonali, garantendoci la possibilità di comunicare a prescindere dalla distanza fisica e sociale. La nostra concezione di internet come risorsa affidabile ed illimitata, tuttavia, sta venendo sempre più messa a dura prova dalla diffusione globale della pandemia coronavirus, che potrebbe costringerci a ripensarne uno degli assunti fondamentali, ossia il principio della neutralità di rete (c.d. “net neutrality”).