Massimario

MassimarioLa sezione ospita massime autorali e redazionali relative a sentenze e ordinanze delle principali Corti di Merito, della Corte di Cassazione, della Corte di Giustizia UE e della giustizia amministrativa.

Le massime presentate sono il risultato di una selezione delle pronunce che interessano specificatamente la privacy, l'antitrust e il diritto dei consumatori, con il rinvio dalla massima al relativo testo integrale della sentenza o ordinanza selezionata.

 

  • Tutela dei consumatori - Pubblicità ingannevole

Pubblicità dei farmaci: differenza fra informazione ed intento promozionale

24 luglio 2017

L’informazione fornita al consumatore in merito a farmaci generici, quando riguardante esclusivamente i farmaci prodotti dal soggetto che ha diffuso tale comunicazione, si inserisce obbiettivamente in un ambito promozionale della vendita di tali prodotti presso il pubblico e non la si può ritenere come comunicazione avente mero carattere informativo. 
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Abuso di dipendenza economica ed abuso di posizione dominante: non basta la posizione dominante perchè ci sia abuso

5 luglio 2017

Se in astratto la condotta qualificabile quale “abuso discriminatorio”, “abuso di dipendenza economica” e “atto di concorrenza sleale”, ai sensi dell’art. 3 L. 287/1990, dell’art. 102 TFUE e dell’art. 2598 c.c., può essere individuata nel rifiuto di accordare ulteriori dilazioni di pagamento ad un soggetto debitore e concedere, invece, ad altro soggetto debitore in medesima posizione debitoria con l’unico creditore, concessioni di favore non concesse al primo, in concreto le relative circostanze vanno soggette al rigoroso onere della prova da formarsi da chi allega l’abuso, al fine di accertare la effettiva sussistenza della condotta illecita (ovvero la concessione di condizioni diverse per prestazioni equivalenti, così determinando uno svantaggio per la concorrenza), l’esistenza del danno asserito e il nesso di causalità tra la condotta che si assume illecita ed il danno lamentato.
  • Concorrenza sleale

Concorrenza sleale tra avvocati: appropriazione di know how, sviamento di clientela e storno di dipendenti

6 giugno 2017

La ratio della disciplina della concorrenza sleale, quale strumento di presidio del libero mercato, nella prospettiva costituzionalmente orientata della tutela della libertà d’iniziativa economica in quanto tutela anche dell’interesse della collettività, e, quindi, del benessere dell’ utente/consumatore, pare consentire di valorizzare l’elemento che accomuna i due ambiti dell’attività d’impresa e dell’esercizio della libera professione,
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Contratto di franchising ed abuso di dipendenza economica

9 maggio 2017

Non è fondata la domanda risarcitoria fondata sull’abuso di posizione dominante ai sensi dell’art. 9 della legge 192/1998 quando l’affiliato non abbia dimostrato di trovarsi in una situazione di dipendenza economica rispetto all’affiliante e, in particolare, nell’ipotesi in cui questi non sia l’unico soggetto che gestisca una catena in franchising di articoli oggetto del contratto di franchising e la società affiliata abbia quindi ampie possibilità di reperire alternative soddisfacenti sul mercato.
  • Concorrenza sleale

Contratto di cessione di azienda e violazione del patto di non concorrenza

10 marzo 2017

Il divieto dell’art. 2557 c. 1 c.c. tende a tutelare l’avviamento e la produttività dell’azienda, non solo con riferimento al grado e all’intensità raggiunta all’atto della cessione, ma anche, alla sua possibilità di incremento futuro secondo il parametro di una normale e media gestione dell’impresa.
  • Concorrenza sleale

Concorrenza sleale per storno dipendenti

23 novembre 2016

La concorrenza illecita, per mancanza di conformità ai principi della correttezza, non può mai derivare dalla mera constatazione di un passaggio di collaboratori da un’impresa ad un’altra concorrente, né dalla contrattazione che un imprenditore intrattenga con il collaboratore del concorrente in quanto il cd “storno di dipendenti”, volto ad assicurare le prestazioni lavorative di uno o più collaboratori di un’impresa concorrente, rappresenta una normale espressione della libertà di iniziativa economica ex art. 41 Cost. e della libera circolazione del lavoro ex art. 4 Cost.
  • Concorrenza sleale

Presupposti per la domanda di accertamento di concorrenza sleale

24 ottobre 2016

La domanda di accertamento di “concorrenza sleale” può essere proposta nei confronti di un soggetto che rivesta la qualifica di imprenditore concorrente e non nei confronti di un proprio dipendente che accetti la proposta di una società concorrente, in quanto non riveste la qualità necessaria per la fattispecie illecita invocata.
  • Concorrenza sleale

Contratto di concessione di vendita e concorrenza sleale

17 ottobre 2016

L’atto di comunicare ai propri clienti l’esclusione di un determinato distributore dalla propria rete di distribuzione nonché la volontà di dissociarsi dalle politiche di vendita dallo stesso praticate non costituisce di per sé violazione dell’art. 2598 n. 2 c.c., ben potendo la società produttrice, al fine di prevenire eventuali lamentele o contestazioni da parte degli altri distributori, prendere le distanze dalla condotta del distributore che disattenda le proprie indicazioni.
  • Concorrenza sleale

Il luogo di commissione dell’illecito in tema di concorrenza sleale ed i suoi presupposti

5 settembre 2016

In tema di concorrenza sleale, il luogo di commissione dell’illecito, rilevante ai fini dell’individuazione del giudice competente per territorio, ex art. 20 c.p.c., non è quello in cui l’attore ha la sua sede, ma quello in cui si sono materialmente verificati gli atti che si assumono lesivi, ovvero i conseguenti effetti sul mercato (promozione, pubblicizzazione e commercializzazione), con modalità illecite, per appropriazione di pregi e per condotta non conferme alla concorrenza leale.
  • Concorrenza sleale

Storno dei dipendenti e concorrenza sleale

10 agosto 2016

In tema di storno di dipendenti, sul piano oggettivo, il discrimen  tra natura fisiologica e lecita dello stesso e condotta sleale va individuato nell’intensità lesiva del comportamento
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Comportamenti idonei a comportare abuso di posizione dominante

27 giugno 2016

Un comportamento astrattamente lecito può, in taluni casi, costituire una condotta ingiustificatamente discriminatoria e comportare abuso di posizione dominante in virtù del principio, consolidato nella giurisprudenza comunitaria, secondo cui le imprese che agiscono sul mercato in posizione dominante devono considerarsi gravate da una speciale responsabilità, che vieta loro comportamenti che, se tenuti da imprese che non detengono un rilevante potere, potrebbero risultare del tutto legittimi.
  • Concorrenza sleale

Rapporto tra diritto di cronaca e concorrenza sleale per denigrazione

13 giugno 2016

Nel giudizio di bilanciamento dei contrapposti diritti della libera manifestazione del pensiero, da un lato, e dell’immagine e della reputazione sociale, dall’altro, sussiste il fumus della lesione della reputazione imprenditoriale, ex art. 2598 comma 2 c.c., quando vi sia il mancato rispetto delle condizioni della verità della notizia divulgata e della continenza.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Abuso di posizione dominante nella subconcessione di locali aeroportuali

26 maggio 2016

In riferimento ad un giudizio instaurato, ai sensi dell’art. 33, comma 2, L. 287/90, per il risarcimento dei danni derivanti da intese restrittive della libertà di concorrenza, pratiche concordate o abuso di posizione dominante – la delibera assunta dall’AGCM nonché le decisioni dei giudici amministrativi che eventualmente abbiano confermato o riformato quelle decisioni, costituiscono, in relazione all’autorevolezza dell’organo da cui promanano ed agli strumenti e modalità di indagine poste in atto dalla medesima Autorità, una prova particolarmente qualificata (“prova privilegiata”).
  • Concorrenza sleale

Concorrenza sleale parassitaria e tutela del menù di un ristorante

12 maggio 2016

Costituisce concorrenza sleale ex art. 2598 co.1 n.1 c.c. l’imitazione servile, da parte di un concorrente, del menù di un altro ristorante (e quindi dei prodotti ivi offerti), qualora, dall’esame congiunto dei menù dei ristoranti delle parti in causa e dalla documentazione prodotta, si evinca come i piatti siano tutti esattamente identici, quanto alla presentazione e al nome.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Abuso di dipendenza economica; storno di dipendenti come atto di concorrenza sleale

26 aprile 2016

La dipendenza economica, come la posizione dominante, consiste soltanto in una potenzialità di abuso, non anche nell’abuso stesso e si verifica ogniqualvolta un’impresa abbia compiuto investimenti – in macchinari e conoscenze – che, per essere finalizzati al processo produttivo o distributivo proprio ed esclusivo di un’altra impresa, sarebbero difficilmente reinvestibili in un rapporto con un’impresa diversa. L’abuso si estrinseca invece nella effettiva conclusione di un contratto fortemente squilibrato con pregiudizio della parte che non dispone di alternative soddisfacenti, nel senso che determinerebbero la perdita degli investimenti compiuti e delle conoscenze acquisiste durante il precedente rapporto contrattuale.
  • Concorrenza sleale

Divulgazione di provvedimenti giudiziari e concorrenza sleale per denigrazione

21 aprile 2016

Costituisce condotta di concorrenza sleale per denigrazione la divulgazione del contenuto di un provvedimento giudiziario attraverso un comunicato che, a partire dal suo titolo fino all’articolazione di ogni sua frase, per i toni e la scelta dei termini utilizzati, veicola un messaggio scorretto e una denigrazione della condotta commerciale della controparte concorrente, che non trova fondamento nella pronuncia né nella realtà dei fatti.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Abuso di posizione dominante e buona fede nell’esecuzione del contratto

13 aprile 2016

Al fine della valutazione dell’esistenza di un abuso di posizione dominante, il principio dell’onere della prova deve essere calibrato rispetto alla necessità di rendere effettiva la tutela dei privati che agiscono in giudizio, tenuto conto dell’asimmetria informativa esistente tra le parti nell’accesso alla prova.