di Luca Feltrin
Lo scorso 13 febbraio, il Consiglio di Stato (CdS) ha accolto il ricorso presentato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM o l'Autorità) contro la sentenza del TAR Lazio (TAR) che aveva annullato la decisione adottata dall'AGCM in data 27 maggio 2015 e con la quale era stata sanzionata la società Futura S.r.l. (Futura) e altre ventuno imprese attive nel settore dei servizi di post-produzione di programmi televisivi (insieme, le Parti) per un totale di quasi € 800.000.









