Recentemente la Corte di Cassazione, in sede civile, si è espressa in merito alla possibilità di applicare la disciplina consumeristica alla tutela di una persona la quale, pur essendo esperta nel settore medico-farmaceutico, ha assunto un medicinale che ha avuto delle ripercussioni particolarmente negative sulla sua salute comportando, persino, l’insorgenza di una patologia grave ai danni dell’assuntore. Nel contempo la Corte ha delineato i parametri e le condizioni necessarie per poter ascrivere, in casi come quello di specie, la responsabilità civile al produttore del farmaco e finanche un’eventuale corresponsabilità al consumatore a titolo di colpa.