La Corte di Giustizia dell'Unione europea, a seguito del rinvio pregiudiziale operato dal giudice italiano, si è pronunciata in ordine alla riconducibilità del reato di furto aggravato di telefoni cellulari alle forme gravi di criminalità che, secondo la giurisprudenza comunitaria, giustificano l’accesso delle autorità pubbliche a dati relativi al traffico telefonico o dati relativi all’ubicazione, accesso che può essere concesso, in relazione all’obiettivo di lotta contro la criminalità, soltanto per i dati di persone sospettate di essere implicate in un reato grave. A tal proposito la Corte di Giustizia afferma che l'accesso a tali dati è escluso qualora sia richiesto nell’ambito di un’azione penale diretta a perseguire un reato manifestamente non grave, come nella fattispecie.