• Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Presunto abuso di posizione dominante: l'Antitrust avvia un'istruttoria nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio

25 maggio 2023

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per accertare l’esistenza di un presunto abuso di posizione dominante nell’organizzazione di competizioni a carattere ludico-amatoriale nel settore giovanile.  
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Eye Tracking e Privacy

24 maggio 2023

di Annalisa Spedicato "Gli strumenti di eye tracking, grazie agli impieghi di intelligenza artificiale, stanno diventando sempre più invasivi e riescono a carpire gusti e abitudini dell’utente, studiando anche le espressioni facciali".
  • Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio annulla i provvedimenti cautelari adottati dall’AGCM in tre procedimenti distinti in materia di variazione delle condizioni economiche di fornitura di elettricità e gas

24 maggio 2023

di Ignazio Pinzuti Ansolini Mediante tre sentenze di tenore analogo pubblicate il 17 e il 19 maggio scorso (le Sentenze), il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (il TAR) ha accolto i ricorsi promossi da Enel Energia S.p.A. (Enel), Eni Plenitude S.p.A. (Plenitude) e Acea Energia S.p.A. (Acea) (congiuntamente, le Imprese) avverso i provvedimenti cautelari adottati nei loro confronti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) anche sulla base di asserite violazioni dell’art. 3 del Decreto Legge n. 115 del 9 agosto 2022 (il D.L. Aiuti-bis), convertito con la L. 142/2022, e della disciplina sulle pratiche commerciali scorrette.
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Il “nocumento” nel trattamento illecito di dati: da circostanza aggravante a condizione obiettiva di punibilità e infine elemento costitutivo del reato

24 maggio 2023

di Claudia Dierna La Cassazione ha definito un caso relativo al reato di trattamento illecito di dati ex art. 167 del D.Lgs. n. 196/2003, richiamando una questione di diritto a lungo dibattuta da giurisprudenza e dottrina: ovverosia se classificare il "nocumento"richiamato nella norma, come condizione obiettiva di punibilità o come elemento costitutivo del reato. La differenza è sostanziale poiché, nel primo caso, l'avveramento della condizione prescinde dalla volontà del colpevole, mentre, nel secondo caso, il"nocumento", per essere punibile, deve essere previsto e voluto dall’agente come conseguenza della propria azione.