di Claudia Dierna
La Cassazione ha deciso in merito ad un caso riguardante il licenziamento disciplinare di un funzionario amministrativo, assegnato all’Ambasciata d’Italia in Kenya, per falsa attestazione della presenza sul luogo di lavoro, comprovata dai filmati delle telecamere installate per motivi di sicurezza. Il lavoratore ha impugnato il licenziamento, contestando l’illecito utilizzo delle riprese video, vietato dall’art. 4 della L. n. 300/1970, mentre la Suprema Corte ha stabilito se fosse legittimo il ricorso a fini disciplinari ai dati delle telecamere di sicurezza installate nell’Ambasciata, con la registrazione degli accessi del lavoratore.