di Claudia Dierna
La Suprema Corte, in una recente pronuncia, ha formulato importanti rilievi in ordine all'utilizzabilità giudiziale di alcuni elementi di prova raccolti nel procedimento penale quali i risultati delle operazioni di intercettazione ambientale, i dati del GPS installato sulle autovetture utilizzate durante la commissione dei reati e le videoriprese dei box auto, ove erano custoditi i mezzi utilizzati per commettere i reati contestati. Tra le questioni trattate l'assimilabilità del pedinamento satellitare all'attività di intercettazione e la riconducibilità delle videoriprese dei box auto alla categoria delle videoregistrazioni eseguite in luoghi pubblici, aperti o esposti al pubblico oppure a quella delle videoregistrazioni eseguite all’interno del domicilio.