di Simona Lanna Il Regolamento (UE) 2016/679 (di seguito “GDPR” all’articolo 35 prevede, a carico del Titolare del trattamento, l’obbligo di predisporre una valutazione d’impatto preventiva sulla protezione dei dati personali (Data Protection Impact Assessment, di seguito, “DPIA”) ogni qualvolta un trattamento, allorché preveda l’uso di nuove tecnologie, considerati la natura, l’oggetto, il contesto e le finalità del trattamento, possa presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche.

Il 9 marzo 2023 la Commissione europea ha adottato un nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione per promuovere misure di sostegno in settori fondamentali per la transizione verso un'economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green Deal.

Tutela dei consumatori - Condizioni contrattuali - Decreto ingiuntivo emesso per intimare a persona fisica di versare alla cessionaria del credito quanto dovuto in forza di una fideiussione dalla stessa rilasciata per un finanziamento concesso all’ex coniuge - Opposizione - Nullità della clausola derogatoria all’art. 1957 cod. civ., stante il suo carattere vessatorio ex art. 33 D.Lgs. n. 206/2005 - Nullità della fideiussione per violazione dell’art. 2 L. n. 287/1990, che vieta intese anticoncorrenziali - Rigetto - Clausola contestata, che comporta solo una rinuncia all’applicazione del termine decadenziale, non ritenuta vessatoria, poiché non determina a carico del cliente/consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto - Clausola non onerosa - Fideiussione oggetto di causa qualificata come specifica - Inversione dell’onere della prova in caso di fideiussione ordinaria (o specifica), accessoria ad un rapporto negoziale determinato - Non allegata né provata dall'opponente l’esistenza di una intesa anticoncorrenziale finalizzata all’applicazione uniforme delle clausole contestate, intesa che è invece elemento costitutivo essenziale ed imprescindibile per configurare una violazione dell’art. 2 L. n. 287/1990.

Concorrenza - Delibera dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) impugnata da un’impresa erogatrice di servizi di trasporto su strada per conto terzi - Violazione dell’art. 37, d.l. n. 201/2011 come modif. dall’art. 16, d.l. n. 109/2018 - Mercato in cui opera la ricorrente non qualificabile come mercato “regolato” bensì come mercato liberalizzato non compreso nell’ambito di operatività dell’ART - Accoglimento - Appello di ART - Accoglimento - Autorità competente a garantire, secondo metodologie incentivanti la concorrenza, l’efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi, condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture - Attività di trasporto di merci su strada rientrante tra i servizi regolati.