• Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Calcio in televisione: l’Antitrust multa DAZN per pubblicità e informazioni ingannevoli sul pacchetto Calcio 2018/19

25 marzo 2019

Con il Comunicato stampa del 25 marzo 2019, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato informa di aver chiuso il procedimento istruttorio PS11233 relativo al servizio DAZN, con l'irrogazione di sanzioni nei confronti di Perform Investment Limited e Perform Media Services S.r.l., per complessivi 500 mila euro per pubblicità e informazioni ingannevoli in relazione alla gestione dei pacchetti di calcio di serie A.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Distribuzione del gas nella provincia di Genova: l'Antitrust avvia un'istruttoria per abuso di posizione dominante nei confronti di Ireti, Italgas Reti e 2I Rete Gas

22 marzo 2019

L’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, con il provvedimento del 12 marzo 2019, ha deciso di indagare in merito alla procedura di affidamento del servizio di gas nella provincia di Genova, per verificare se sia verificato un abuso di posizione dominante, in violazione dell'art. 102 del TFUE.
  • Concorrenza - Intese

eLeniency: nuova applicazione on line per gestire le richieste di trattamento favorevole e le transazioni nei casi di cartelli e delle collaborazioni al di fuori dei casi di cartelli

21 marzo 2019

Dal 19 marzo 2019, all'indirizzo eleniency.ec.europa.eu, è a disposizione degli utenti "eLeniency", un nuovo strumento online volto a rendere più semplice per le imprese e i loro rappresentanti legali la presentazione di dichiarazioni e documenti nell'ambito delle procedure relative al trattamento favorevole e alle transazioni nei casi di cartelli ed alla collaborazione al di fuori dei casi di cartelli.
  • Concorrenza - Abuso di posizione dominante

Antitrust europeo: nuova multa a Google per pratiche abusive nella pubblicità online

20 marzo 2019

La Commissione europea ha inflitto a Google un'ammenda pari a 1,49 miliardi di euro per violazione delle norme antitrust dell'UE, in quanto, abusando della propria posizione dominante sul mercato, avrebbe imposto una serie di clausole restrittive nei contratti con siti web di terzi che hanno impedito ai concorrenti di Google di inserire su tali siti le proprie pubblicità collegate alle ricerche.