di Anna Maria Lorito
A circa nove mesi dall’entrata in vigore del Regolamento UE 679/2016 (GDPR), al di là dei nuovi risultati in termini di adeguamento e sicurezza, si iniziano a comminare anche le prime sanzioni: a farne le spese c’è stato anche Google, che ha ricevuto, il 21 gennaio 2019, una sanzione di 50 milioni di euro da parte dell’autorità garante francese (Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés - CNIL)[1].









