Il TAR del Lazio si è pronunciato in ordine al diniego opposto ad un’istanza di accesso civico generalizzato rivolta all’Istituto Superiore di Sanità, chiamato a confrontare "i dati relativi alle somministrazioni dei vaccini anti Covid19" ed "i dati relativi ai decessi intervenuti dopo la somministrazione" e ad operare un "linkage" (collegamento) tra i dati, di cui l'ISS non ha la titolarità del trattamento, ma sono detenuti in due distinti database (ANV e ISTAT) - a cui lo stesso può accedere in ragione delle funzioni svolte - utilizzando, quale comune denominatore univoco, il codice fiscale del medesimo soggetto, prima vaccinato e poi deceduto. E' intervenuto il Garante per la protezione dei dati personali affermando che nel caso in esame “non è possibile fornire il dato aggregato richiesto, in quanto per la relativa elaborazione sarebbe necessario effettuare trattamenti di dati personali non consentiti nel contesto considerato".









