di Claudia Dierna
La Cassazione è stata chiamata a decidere in ordine ad un caso in cui era controversa la responsabilità di una giornalista di un noto quotidiano italiano e del direttore del medesimo quotidiano, per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa commesso ai danni di un magistrato, indagato per corruzione in atti giudiziari ed imputato per la pubblicazione di articoli di stampa recanti stralci di intercettazioni relative alla vicenda giudiziaria. La anzidetta responsabilità, affermata nei primi due gradi di giudizio, viene messa in discussione dalla Suprema Corte che ricorre ai principi giuridici elaborati dalla giurisprudenza di legittimità in tema di diffamazione a mezzo stampa e sull'esimente del diritto di cronaca giudiziaria, al fine di pronunciarsi sul caso.