• Privacy - Dati giudiziari

Il Tribunale di Roma: le offese contenute negli scritti difensivi giudiziali non integrano il reato di diffamazione se sono attinenti all’attività difensiva

17 maggio 2022

Il giudice di merito ha deciso una causa in cui si é posto il problema della configurabilità del reato di diffamazione e della sussistenza del diritto al risarcimento del danno, qualora ricorrano espressioni denigratorie e violative della privacy in un atto giudiziario, concludendo che era applicabile, per la soluzione del caso, il combinato disposto dell'art. 89 c.p.c. e dell'art. 598 c.p., che consentono l'utilizzo di espressioni offensive negli scritti presentati e nei discorsi pronunciati davanti all'autorità giudiziaria purché attinenti all'oggetto della causa.
  • Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Offerte di energia elettrica e gas sul mercato libero: l'Antitrust sanziona 4 società per l’insufficiente o incompleta indicazione del prezzo dell’energia

17 maggio 2022

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso 6 procedimenti istruttori per pratiche commerciali scorrette che erano stati avviati per mancanza di trasparenza nella prospettazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero.
  • Privacy - Dati giudiziari

Diffusione da parte della Questura di foto degli arrestati: il Garante sanziona il Ministero degli Interni

12 maggio 2022

Con 2 distinti provvedimenti, il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato il Ministero dell’interno, per complessivi 110mila euro, per la diffusione da parte di due Questure, nel corso di conferenze stampa, di immagini e video di persone arrestate o detenute, lesivi della loro dignità, senza che la divulgazione fosse giustificata da necessità di giustizia o di polizia.
  • Tutela dei consumatori - Trasparenza e tutela dell'utenza

Greenwashing, obsolescenza precoce e transizione verde: la Commissione Europea propone una Direttiva a tutela di sostenibilità ed economia circolare

11 maggio 2022

di Nicola Berardi e Emiliano Giovine Nel corso di un recente studio effettuato su 150 dichiarazioni ambientali, la Commissione Europea ha rilevato come il 53% dei professionisti avesse fornito informazioni vaghe, fuorvianti o infondate sulle caratteristiche ambientali del prodotto (tanto nella pubblicità quanto sul prodotto stesso).