• Privacy - Rapporto di lavoro

Reclamo al Garante Privacy e ricorso all’autorità giudiziaria: i chiarimenti della Cassazione sul principio di alternatività delle tutele e prova del danno nel giudizio civile

30 ottobre 2024

di Claudia Dierna La Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune avverso la pronuncia del Tribunale di Brindisi, che condannava l’ente territoriale a risarcire il danno subito da un ex dipendente in conseguenza della pubblicazione sul sito istituzionale di una determina, da cui risultava un riferimento alle patologie patite dallo stesso e che ne avevano determinato il riconoscimento dell’invalidità per causa di servizio. La Corte, al fine di decidere, ha richiamato l'art. 140-bis del Codice privacy, che disciplina le “Forme alternative di tutela”, con riferimento al reclamo al Garante privacy e al ricorso all'autorità giudiziaria, ed ha chiarito se l’illiceità della condotta tenuta dal Comune, accertata dal Garante con provvedimento definitivo, comportasse la responsabilità anche sul piano civile o se fosse necessaria la prova del danno nel giudizio civile promosso per il risarcimento dei danni.
  • Tutela dei consumatori - Indennizzi e risarcimenti

Prodotto difettoso e responsabilità per danni: cosa deve provare il consumatore per ricevere tutela?

30 ottobre 2024

di Marta Miccichè In tema di prodotto difettoso e responsabilità per danni si è pronunciato il Tribunale di Firenze nell'ambito di una controversia riguardante il confezionamento di presidi protesici per garantire la possibilità di deambulare correttamente, di cui è stata lamentata la errata realizzazione e chiesto, conseguentemente il risarcimento dei danni subiti.
  • Privacy - Aspetti generali

L'autorità di controllo, in caso di violazione della privacy, è obbligata a intervenire con una sanzione amministrativa?

30 ottobre 2024

Con una recente pronuncia la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha affrontato la questione se un'autorità di controllo, quando constata un trattamento dei dati che viola i diritti dell’interessato, sia, in tutti i casi, tenuta ad intervenire nell’ambito dei poteri ad essa conferiti dall’articolo 58, paragrafo 2, del GDPR (Regolamento UE 27 aprile 2016, n. 2016/679) oppure se, in un caso specifico, essa possa, nonostante la violazione, astenersi dall’intervenire.