• Privacy - Dati bancari e finanziari

Accesso abusivo di dipendente bancario alla scheda clienti: la banca deve allegare i danni consequenziali all’illecita ingerenza per giustificare il licenziamento?

24 settembre 2025

di Claudia Dierna La Corte d'Appello di Roma ha preso in esame un caso riguardante la responsabilità di un dipendente bancario per indebita ingerenza e trattamento dei dati personali dei clienti e degli altri dipendenti della banca per risolvere dubbi di natura strettamente personale. Controversa risulta la questione se l’istituto di credito sia tenuto o meno ad allegare la sussistenza di danni consequenziali all’illecita ingerenza per giustificare il licenziamento.
  • Privacy - Diritto all’informazione e all’espressione

Bilanciamento tra diritto di cronaca e onore della persona: disposta l'inibitoria di un programma che violava reputazione e riservatezza

24 settembre 2025

di Marta Miccichè In tema di riservatezza, diffamazione e reputazione della persona si è recentemente pronunciato il Tribunale di Perugia, soffermandosi sul giusto bilanciamento tra la tutela della reputazione e il diritto di cronaca al fine di garantire che quest'ultimo venga sacrificato solo nella misura strettamente necessaria per salvaguardare il diritto della personalità.
  • Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Dalla disponibilità ingannevole al rimborso negato: confermata la sanzione AGCM ad una società di e-commerce

24 settembre 2025

Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio è recentemente tornato sul tema della tutela dei consumatori nel settore della vendita online, caratterizzato da un'intrinseca asimmetria informativa a svantaggio del cliente, richiamando l'attenzione sui principi fondamentali di correttezza e trasparenza che devono regolare il commercio elettronico.
  • Concorrenza - Aspetti generali

Funzionamento del mercato del credito nel settore sanitario e parità tra i contraenti: la pronuncia della Cassazione

24 settembre 2025

In un contratto tra un soggetto privato (Casa di Cura) e un ente pubblico (Azienda Sanitaria), se una clausola contrattuale specifica che la cessione dei crediti della Casa di Cura deve essere accettata dalla Regione (Abruzzo) in base agli articoli 69 e 70 del R.D. n. 2440 del 1923, tale accettazione non è un mero requisito formale. La mancanza dell'accettazione esplicita da parte della pubblica amministrazione rende la cessione del credito inefficace nei confronti dell'ente debitore e dei terzi, come previsto dalla normativa sulla contabilità generale dello Stato. Di conseguenza, il cessionario del credito non può validamente agire per il recupero delle somme ingiunte.